Un ricerca dell’Università dell’Ontario, pubblicata dalla rivista Stress, ha messo in luce che, analizzando anche un singolo capello si può trovare un” indicatore” che segnala livelli di stress talmente alti da portare all’infarto.

“L’indicatore” incriminato è il cortisolo, ovvero l’ormone dello stress , che raggiunge quantità molto elevate in periodi di particolare affaticamento risultando così molto pericoloso, in quanto favorisce l’insorgere di malattie cardiovascolari.

L’equipe di ricercatori ha analizzato i capelli di 57 pazienti, ricoverati in ospedale a causa di un infarto e mettendoli a paragone con un campione di soggetti sani è stato scoperto che, coloro che avevano avuto un attacco di cuore avevano nei capelli una concentrazione di cortisolo significativamente più alta rispetto ai soggetti sani.

Inoltre è stato verificato che, si può predire l’infarto tramite l’analisi del capello, addirittura 90 giorni prima che esso avvenga, in quanto l’importante è analizzare capelli di lunghezza pari a 3 centimetri.

Questo perché, il capello cresce mediamente un centimetro al mese e quindi 3 centimetri è la lunghezza giusta per predire l’attacco di cuore imminente, insomma ogni centimetro rappresenta un mese.

Questo metodo non è ancora sicuro al cento per cento e avrà bisogno ancora di tanto studio e perfezionamento, ma i ricercatori sono fiduciosi, in quanto secondo loro, potrebbe divenire il metodo migliore nella predizione degli attacchi di cuore.

Fonte: Asca