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Attenzione ai polifenoli presenti anche in uva e tè: provocano carenza di ferro |
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Scritto da Fulvia Zanni Mercoledì 25 Agosto 2010 16:14 | |||
Un nuovo studio condotto negli USA alla "Penn University", e pubblicato su "Journal of Nutrition", ha rilevato come i polifenoli, antiossidanti naturali con proprietà benefiche, presenti anche nell'uva e nel tè verde, provochino, se assunti in maniera eccessiva, l'inibizione all'assorbimento del ferro da parte dell'organismo e, di conseguenza, una carenza di ferro nell'individuo. Infatti i polifenoli, legandosi al ferro, formano complessi non trasportabili dal flusso sanguigno che vengono pertanto espulsi.
I polifenoli sono generalmente sostanze utili, ad esempio nella prevenzione dell'ossidazione delle lipoproteine e nello "scacciare" i radicali liberi; inoltre vari studi hanno dimostrato effetti benefici sia a livello cardiovascolare, che per malattie legate alla senescenza e per il potere di frenata sulla crescita tumorale. Il dottor Han, a capo dell'equipe della "Penn University", ha però spiegato come i polifenoli possano influenzare negativamente, se assunti in dosi eccessive, l'assorbimento dei nutrienti: si legherebbero infatti al ferro, necessario per il trasposto dell'ossigeno e altre funzioni cellulari, presente nelle cellule intestinali, formando un composto incapace di entrare nel flusso sanguigno ed espulso direttamente con le feci. Particolare attenzione venga pertanto prestata da chi già soffre di carenza di ferro, dalle donne incinte e dai bambini. Fonte: ANSA
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