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La Ru486 fa il suo debutto italiano al Policlinico di Bari |
Benessere - Articoli |
Scritto da Maria Ida Longo Giovedì 08 Aprile 2010 14:50 |
Ieri è stata somministrata la prima Ru486 ''italiana'' al Policlinico di Bari, dove l'utilizzo della pillola abortiva era già stato sperimentato negli anni scorsi. Già da tre anni la pillola abortiva veniva importata dalla Francia ed è stata utilizzata da circa 200 donne in regime di day hospital. Ieri però, come previsto dai tre pareri del Css, la Ru486 è stata utilizzata nel capoluogo Pugliese in regime di ricovero ordinario.
Il Dottor Nicola Blasi, responsabile delle interruzioni di gravidanza della prima clinica ostetrica del Policlinico in una intervista a Sky Tg24 ha dichiarato che, la Ru486 veniva già da qualche anno usata in regime di day hospital, ovvero la donna assumeva le tre compresse e dopo 48 ore tornava per il secondo accesso in clinica ostetrica. Adesso, invece, secondo le linee guida del Ministero della Salute, la paziente assumerà le tre pillole rimanendo ricoverata e dopo 48 ore le verrà somministrato il Misoprostol, un altro farmaco che completerà l'iter medico. Ma la donna alla quale era stata somministrata la pillola abortiva ha firmato le dimissioni dopo tre ore dalla somministrazione e il Dottor Blasi spiega che, nel consenso informato aveva riferito alla paziente dell'obbligo del ricovero ordinario, ma essendoci come da Costituzione la libertà di scelta e di cura, la signora ha deciso di mettere una firma e uscire contro il parere dei sanitari. Il dottor Blasi continua dicendo che rivedrà la paziente domani e che il rischio per la salute della donna potrebbe essere quello di avere alcune perdite di sangue, che determinerebbero l'anticipo della somministrazione della seconda parte del protocollo, cioè l'assunzione della pillola a base di prostaglandine che provoca le contrazioni. Intanto in presenza del Ministro della Salute Ferruccio Fazio e il sottosegretario Eugenia Roccella, si è già insediata la commissione del ministero della Salute, istituita presso la Direzione della Prevenzione sanitaria del Ministero e presieduta da Fabrizio Oleari, Direttore Generale della Prevenzione sanitaria. Il compito della Commissione sarà quello di elaborare linee guida per rendere uniformi i livelli di sicurezza nell'impiego del farmaco a livello nazionale anche attraverso l'adozione di protocolli comuni. Si cercherà soprattutto di dare alla donna una esaustiva informazione sulle tecniche di interruzione volontaria della gravidanza di tipo medico e chirurgico, sui relativi rischi e le possibili complicanze per una scelta libera e consapevole da parte della stessa ,definendo percorsi assistenziali omogenei. Fonte: Sito web Asca |
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