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Con 200 gr di frutta e verdura al giorno si eviterebbero 20 mila morti |
Benessere - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Venerdì 19 Dicembre 2014 15:43 |
Non esiste un essere umano sulla faccia della terra che non sappia che frutta e verdura fanno sempre bene alla salute, ma abbiamo spesso bisogno di stime, dati e statistiche per convincerci.
Grazie ad uno studio su base statistica condotto dall'Istituto Agroter, le cifre sono disponibili e con esse la constatazione che un consumo pro capite di frutta e verdura pari ad una quantità giornaliera stimata in due etti in più (rispetto alla stima attuale) potrebbe risparmiare 20 mila vite ogni anno nel nostro Paese, con un ritorno economico di circa 1,5 miliardi di risparmio per la spesa sanitaria pubblica.
Il professor Roberto Della Casa, direttore dell'Istituto Agroter, docente di Marketing dei prodotti Agroalimentari all'Università di Bologna e uno dei massimi esperti nazionali sul mercato dei prodotti ortofrutticoli, crede che attualmente gli Italiani consumano una quantità media di frutta e verdura varia pari a 303 grammi al giorno. Una cifra elevata se paragonata a quanto avviene nel resto del mondo, ma purtroppo insufficiente per essere un utile strumento di prevenzione per le patologie che trovano in un organismo debilitato e carente di vitamine il loro terreno fertile.
Agroter ha stimato che il calo registrato si sia tradotto in un aumento di spesa sanitaria pari a 3,4 miliardi complessivi e in un numero di decessi, legato soprattutto a patologie di tipo cardiovascolare, stimato in circa 52 mila unità.
Il poter giungere alla soglia rappresentata dai 500 grammi pro capite comporterebbe un ulteriore risparmio pari a 8,9 miliardi di euro in un arco di tempo analogo (circa quindici anni) e consentire a 20 mila italiani ogni anno di mettersi al riparo dalle numerose complicazioni che emergono in caso di alimentazione sbilanciata.
I risultati di un sondaggio condotto su un campione di circa 2 mila soggetti,in Italia, hanno mostrato che la percezione del calo che ha investito i consumi appare piuttosto distorta, solo un 9% degli intervistati si dichiara di essersi infatti accorto del fatto che una minor quantità di frutta e verdura è presente nella nostra dieta, a fronte di un 21% che percepisce come aumentati i consumi durante l'arco di tempo preso in esame dall'indagine statistica.
Lo scopo dello studio è di sensibilizzare la popolazione italiana, piuttosto inconsapevole, riguardo l'importanza di aggiungere frutta e verdura alla propria dieta: secondo dati Istat, oggigiorno il 45% della popolazione tricolore presenta problemi di peso, una delle ragioni maggiori di insorgenza di patologie cardiovascolari.
L'11% è obeso, il 31% sovrappeso, mentre una minoranza del 3% risulta sottopeso: tuttavia, l'87% degli italiani afferma di seguire una alimentazione sana ed equilibrata.
La conclusione della ricerca è che senza un forte investimento, pienamente giustificato dai risparmi a lungo termine sul sistema sanitario, si stima che nel 2022 i consumi continueranno a scendere fino ad arrivare a 277 grammi, facendo svanire così, più di quanto stia già succedendo, l’amata dieta mediterranea dalle tavole degli italiani“.
Se si riuscisse ad invertire la tendenza e a ritornare ai consumi del 2000 si risparmierebbero 3,3 miliardi di euro per le sole patologie cardiovascolari.
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