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Il 40% degli italiani ha una predisposizione per l'intolleranza al lattosio |
Benessere - Articoli |
Scritto da Tatta Bis Lunedì 07 Luglio 2014 09:07 |
Nel nostro paese, il 40% degli italiani ha una predisposizione all’intolleranza al lattosio: lo ha dimostrato uno studio di Angelo Franzè e Anna Bertelè, pubblicato sulla rivista della Società Italiana di Medicina Generale.
Di questa parte della popolazione, le persone con ipotiroidismo (con concomitante intolleranza al lattosio) necessitano di un dosaggio più elevato dell’ormone tiroideo per il raggiungimento dell’obiettivo terapeutico.
Lo affermano un gruppo di ricercatori italiani, che hanno pubblicato i risultati del loro studio su "The Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism". Lo studio è stato diretto dal prof. Marco Centanni presso l’UOC di Endocrinologia dell’Università La Sapienza, Ospedale Santa Maria Gorettti di Latina.
Questo ha valutato la dose efficace dell’ormone tiroideo in pazienti ipotiroidei con concomitante intolleranza al lattosio, nello specifico il fatto che il lattosio è presente come eccipiente in molti farmaci, tra i quali anche alcune preparazioni in compresse di ormone tiroideo.
Questo studio dimostra che la dose di levotiroxina deve essere aumentata di circa un terzo rispetto alla dose ottimale, anche in pazienti intolleranti al lattosio che non seguono una dieta priva di latte e suoi derivati.
La presenza del lattosio come eccipiente in diversi farmaci, tra cui anche in alcune compresse dell'ormone tiroideo, può rappresentare un problema.
Oggi questo problema viene superato dalla disponibilità di nuove formulazioni di levotiroxina in capsule molli o in soluzione liquida, totalmente prive di lattosio.
Queste nuove preparazioni possono garantire un migliore assorbimento dell’ormone per la loro superiore solubilità e quindi un più facile raggiungimento della dose minima efficace della tiroxina.
Lo studio, dal 2009 al 2012, ha preso in considerazione 34 pazienti con ipotiroidismo, dovuto alla tiroidite di Hashimoto (HT) e intolleranza al lattosio, non a dieta di esclusione del lattosio.
Nei risultati dello studio si legge che soltanto in cinque pazienti su 34 si raggiungeva il valore desiderato di TSH con una dose di T4 analoga alla dose media misurata in tutti pazienti con isolata HT.
L’intolleranza acquisita al lattosio è l’incapacità di digerire il principale zucchero del latte, a causa di un deficit dell’enzima lattasi.
L’attività di questo enzima, decresce col progredire dell’età, tanto che solo il 30% delle persone adulte è in grado di digerire totalmente il lattosio.
Le variazioni geografiche sono ampie: si va da quasi il 100% di intolleranti nelle popolazioni dell’Estremo Oriente al 5% della popolazione britannica, al 40% della popolazione italiana.
I sintomi tipici dell’intolleranza al lattosio sono: dolori addominali, meteorismo e flatulenze, diarrea, nausea e vomito, ma talvolta si associano anche sintomi extraintestinali.
Il lattosio è presente nel latte e nei suoi derivati in percentuale variabile (panna, formaggi, burro e yogurt), ma lo si ritrova in quantità variabili in quasi tutti i prodotti da forno, nelle salse, nei cibi pronti, nei salumi.
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