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Gli Omega 3 aiutano a ridurre il rischio di diabete di tipo 2 |
Benessere - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Giovedì 16 Gennaio 2014 14:02 |
Secondo le recenti stime si calcola che ci siano tre milioni di persone affette da diabete di tipo 2, la patologia è maggiormente diffusa nei Paesi più sviluppati economicamente e il fatto è dovuto al motivo che si mangia di più, ma soprattutto si mangia peggio che nei Paesi non ancora così avanzati.
Secondo alcuni ricercatori finlandesi un modo per ovviare al problema, almeno in parte, è quello di assumere quantitativi elevati di Omega-3, in particolare derivati dal pesce.
Un grande problema della nostra società è il minor dispendio energetico di ogni persona: spesso passiamo l’intera giornata seduti dietro a una scrivania, davanti a un computer, o fermi in piedi, per molte ore. La dieta ideale, secondo i ricercatori, deve comprendere almeno due pasti alla settimana a base di pesce grasso: via libera a trote, salmone, sardine, acciughe e sgombri, ricchi di acidi grassi Omega-3 a catena lunga.
La dieta deve comprendere anche un moderato esercizio fisico e un’attenta gestione del peso corporeo.
Secondo l'Harvard School of Public Health, gli Omega-3 sono acidi grassi polinsaturi indispensabili per importanti funzioni organiche (controllo della coagulazione del sangue e la costruzione delle membrane cerebrali).
Questi grassi sembrano svolgere anche un ruolo importante nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e l'ictus, ma non mancano anche gli studi che ne confermano la loro validità in caso di infiammazioni intestinali patologiche, cancro, malattie autoimmuni (artrite reumatoide e lupus).
La ricerca, pubblicata su "Diabetes Care", è riuscita a determinare le concentrazioni sieriche degli acidi grassi essenziali Omega-3 di oltre 2.000 persone di età compresa fra i 42 e i 60 anni.
Lo studio è durato diciannove anni ed è iniziato nel 1989, durante questo periodo di studio è stato diagnosticato il diabete di tipo 2 a 422 partecipanti.
Si è potuto constatare che gli uomini che hanno sviluppato tale patologia erano quelli che avevano il 33% in meno di concentrazione ematica di Omega-3.
Coloro che avevano buone concentrazioni nel sangue di questi acidi grassi essenziali non avevano sviluppato il diabete.
I risultati mettono in evidenza come una dieta attenta e salutare, unita alla gestione del peso e della sana attività fisica, possono scongiurare di molto il rischio di diabete di tipo 2.
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