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Tre tazzine di caffè al giorno aiutano la memoria |
Benessere - Articoli |
Scritto da Tatta Bis Lunedì 13 Gennaio 2014 14:11 |
La caffeina è una sostanza eccitante, ma da un recente studio è emerso che avrebbe anche un'altra importante funzione: può aiutare la memoria a lungo termine.
Lo studio in questione è stato pubblicato su "Nature Neuroscience" e gli autori sono i ricercatori della Johns Hopkins University, Michael Yassa e il suo team di scienziati, che hanno iniziato lo studio all'Università della California prima di arrivare alla Johns Hopkins.
Questi hanno infatti evidenziato che la caffeina ha un effetto positivo sulla memoria a lungo termine, migliora alcuni tipi di ricordi, almeno fino a 24 ore dopo. Gli scienziati hanno sempre saputo che la caffeina ha effetti cognitivi, ma la capacità di fissare i ricordi rendendoli più resistenti e difficili da dimenticare non è mai stata esaminata in dettaglio negli esseri umani.
Il gruppo ha condotto uno studio in doppio cieco ( nè lo sperimentatore nè i soggetti inclusi sono a conoscenza trattamenti) su 100 soggetti, a tutti sono state mostrate delle immagini, dopodiché i partecipanti (non consumavano abitualmente alimenti con caffeina) hanno ricevuto un placebo o una pasticca con 200 milligrammi di caffeina (equivalente di due tazzine) cinque minuti dopo aver studiato le immagini.
I ricercatori hanno prelevato campioni di saliva dei volontari prima di prendere le compresse per misurare i loro livelli base di caffeina, eseguendo prelievi di nuovo a distanza di una, tre e 24 ore.
Il giorno successivo, entrambi i gruppi sono stati valutati per fotografare la loro capacità di riconoscere le immagini viste il giorno prima.
Nella prova c’erano anche immagini nuove, e altre simili ma non identiche a quelle mostrate in precedenza. Proprio qui si è visto l’effetto espresso.
Nel gruppo "caffeina", più persone hanno risposto correttamente, evitando persino la trappola delle immagini simili, rispetto all’altro gruppo.
La capacità del nostro cervello di riconoscere la differenza tra due oggetti simili ma non identici dipende da un livello più profondo di conservazione della memoria, spiegano i ricercatori.
Sembra proprio questo il bersaglio dell’azione della caffeina. Il centro della memoria nel cervello è l’ippocampo, una superficie che si trova nel lobo temporale mediale del cervello.
Quasi tutti gli studi precedenti somministravano la caffeina prima della sessione di studio, e così non era chiaro se il miglioramento eventuale fosse legato agli effetti della sostanza su attenzione, vigilanza, messa a fuoco o altri fattori.
Con la somministrazione dopo l’esperimento escludiamo tutti questi effetti: il miglioramento è legato alla memoria e a nient’altro, come assicura Yassa.
Il prossimo passo, per i ricercatori sarà capire i meccanismi cerebrali alla base di questo miglioramento.
Lo studio suggerisce un miglioramento della memoria, altri studi dicono che la caffeina è associata a una maggiore longevità e alla resistenza all’Alzheimer e a malattie che comportano il declino cognitivo. Il caffè, in quantità moderate, potrebbe avere benefici per la salute.
Fonte: Nature Neuroscience
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