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L'acido folico è importante anche per i futuri papà |
Benessere - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Giovedì 12 Dicembre 2013 14:01 |
Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della McGill University a S.te Anne-de-Bellevue, in Canada, ha mostrato come la carenza di acido folico nella dieta dei papà, nel periodo precedente al concepimento può portare a gravi malformazioni del nascituro (esattamente come accade per la stessa carenza nella dieta della madre durante la gravidanza).
Questo fenomeno è legato ad alterazioni nella capacità di espressione dei geni sui cromosomi presenti negli spermatozoi. Gli scienziati hanno concentrato la loro attenzione sugli effetti della carenza di acido folico nella dieta dei padri. Sapevamo già che le madri in attesa devono fare attenzione ad assumere con la dieta quantitativi adeguati di acido folico (o vitamina B9), la carenza nelle prime fasi della gravidanza aumenta fortemente il rischio di malformazione del feto (in particolare di spina bifida o anencefalia), ma anche nelle fasi successive può provocare complicazioni come un ritardo nella crescita intrauterina, parto prematuro o lesioni placentari.
Lo studio appena pubblicato su “Nature Communications” ha mostrato che un'analoga attenzione alla dieta dovrebbero prestarla anche i padri, dato che gli esperimenti condotti sui topi da Romain Lambrot e colleghi hanno dimostrato che la carenza di acido folico nella dieta paterna è associata a un aumento di malformazioni congenite nella prole, prevalentemente craniofacciali e muscoloscheletriche, ma anche a carico di altre strutture anatomiche. Gli scienziati hanno potuto constatare che c'era un aumento di quasi il 30% dei difetti alla nascita nei nati da padri i cui livelli di folati erano insufficienti.
All'origine di questo inaspettato fenomeno vi sono meccanismi epigenetici: processi che, pur non modificando la sequenza nucleotidica del DNA, regolano i livelli di espressione dei suoi geni. Oogni cromosoma porta con sé una sorta di “codice epigenetico” (epigenoma), che influenza i futuri livelli di espressione dei geni, che però a differenza del DNA è sensibile alla condizioni di vita e in particolare alla dieta. La carenza di acido folico è in grado di alterare l'epigenoma degli spermatozoi e quindi di incidere sullo sviluppo e, più a lungo termine, sul metabolismo del nascituro. Secondo gli scienziati, le regioni dell'epigenoma dello sperma sono molto sensibili alla dieta e esse vanno a incidere sulla cosiddetta mappa epigenomica che influenza lo sviluppo, il metabolismo e le malattie nella prole, sul lungo termine. .
Lla vitamina B9, o acido folico, come si evince dal nome, si trova nelle “foglie”, cioè in tutte le verdure a foglia di colore verde, nei cereali, nella frutta e nelle carni.
Anche se il folato oggi viene aggiunto ad una grande varietà di alimenti, i papà che mangiano molti grassi, che seguono diete fast food o che sono obesi potrebbero non usare o metabolizzarlo nello stesso modo di quelli che hanno adeguati livelli della vitamina, spiega Sarah Kimmins, ricercatrice alla McGill University. Questa informazione viene trasmessa dal padre all’embrione con conseguenze che possono essere anche molto serie. Secondo i ricercatori, il prossimo passo sarà di lavorare con collaboratori per poter cominciare a valutare i legami tra la dieta dell’uomo, il fatto di essere sovrappeso e in che modo questa informazione è legata alla salute dei loro figli, conclude Kimmins. |
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