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Impastare il pane per combattere la depressione |
Benessere - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia
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![]() Whaite ha spiegato di aver sofferto di una depressione paralizzante e che per lui fare il pane ha avuto lo stesso effetto del Prozac, ma senza prendere la pillola, questa dichiarazione ha aperto la strada a questo fenomeno nel Regno Unito. Fare il pane, oltre a impegnare la testa su un lavoro “altro da sé”, permette di discutere e di conoscere persone e dunque aiuta a riaprirsi al mondo.
Il panetterie è stato sommerso dai messaggi di persone che volevano contattarlo per discutere su in che modo fare il pane aiuti nella malattia mentale e ora sono decine in tutto il Paese le associazioni e i forni che offrono corsi di panificazione per gli adulti che convivono con la depressione. Si moltiplicano i gruppi che praticano questa arte nel nome del relax, della spensieratezza e dunque dell’abbandono dei pensieri tristi e cupi. La depressione è la malattia del secolo, definita il “cancro dell’anima” e ha un unico percorso, quello volto verso il proprio io.
Questa forma di malattia mentale concentra l’attenzione su se stessi e porta ad annullarsi in se stessi e nel proprio dolore ed ecco perché per vincerla occorre “uscire”, fare qualcosa. A Londra esiste una Better Health Bakery, un forno “della miglior salute” che aiuta i malati mentali o le persone depresse a riprendere i contatti col mondo in questo modo.
Anche Aberdeen e Manchester si sono organizzate tramite cooperative che funzionano molto bene. Il disturbo depressivo maggiore è una patologia o disturbo dell'umore, caratterizzata da episodi di umore depresso accompagnati da una bassa autostima e perdita di interesse o piacere nelle attività normalmente piacevoli (anedonia).
Il disturbo depressivo maggiore è una malattia invalidante che colpisce negativamente la vita familiare, lavorativa e lo studio della persona colpita, le abitudini riguardo al sonno e al mangiare e la salute generale.
La diagnosi si basa sulle esperienze auto-riferite dal paziente, sul comportamento riportato da parenti o amici e un esame dello stato mentale.
Non esiste un test di laboratorio per la sua diagnosi e il momento più comune di esordio è tra i 20 e i 30 anni, con un picco tra i 30 e i 40 anni. I pazienti sono trattati con farmaci antidepressivi e spesso anche con la psicoterapia.
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