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Esiste un gene della fame che altera il metabolismo |
Benessere - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Lunedì 28 Ottobre 2013 08:39 |
I ricercatori della Cambridge University, nel Regno Unito hanno pubblicato sulla rivista scientifica “Cell” uno studio in cui viene identificato un gene che rallenta il metabolismo corporeo e fa aumentare la voglia di mangiare.
Sadaf Farooqi, ricercatrice del dipartimento di Biochimica Clinica dell'Università di Cambridge (che ha condotto lo studio) ha spiegato che questa è la prima volta che si riesce a dimostrare che un gene contribuisce al problema del peso di una persona, rallentando il tasso metabolico.
I ricercatori del Regno Unito hanno studiato oltre 2.000 persone con obesità ed hanno scoperto che queste persone avevano tutte una particolare mutazione di un gene detto "KSR2" che li rende inclini all'obesità infantile. Gli scienziati hanno scoperto che il difetto di un singolo gene (il KSR2) può causare una forma di obesità grave interrompendo la capacità del corpo di bruciare calorie.
I pazienti con questa mutazione erano più affamati e bruciavano un numero inferiore di calorie rispetto a coloro che avevano una variante normale dello stesso gene.
Fino ad ora, i geni trovati interagivano e modificavano l’appetito delle persone, ma in questo caso si tratta di un meccanismo che regola come si bruciano le calorie di troppo.
La scoperta di questa mutazione genetica è molto importante per capire come il corpo usa l'energia e quale è uno dei meccanismi che porta ad accumulare peso.
Questa ricerca potrebbe portare a terapie che aiutino a combattere l'obesità. Il gene KSR2 è in tutti noi ed è ciò che determina come le calorie vengono bruciate.
Se riusciremo a trovare il meccanismo per metterlo in moto, si potrebbe trovare un modo che possa aiutare i pazienti con problemi di peso o il diabete.
Ulteriori test hanno trovato che i soggetti con mutazione KSR2 avevano una resistenza all'insulina.
L'aumento dei tassi di obesità in tutto il mondo è in gran parte dovuto al tipo di dieta ed al fare o non fare di attività fisica con regolarità, bisogna però pensare anche che vi è grande differenza di quanto aumenta il peso della gente anche a parità di condizioni alimentari e fisiche a causa delle variazioni genetiche.
Una possibile cura per questo tipo di problematiche potrebbe essere, in futuro, l'utilizzo dalla metformina, un principio attivo usato per la cura del diabete, perché come gli studiosi hanno evidenziato riduce l'ossidazione degli acidi grassi nelle cellule con la mutazione del gene KRS2.
Oltreoceano, invece, è stata trovata la "centralina" del cervello che spegne la fame, la scoperta è dell'Università di Washington a Seattle ed è stata pubblicata su "Nature".
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