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Cybercondria: ipocondria al tempo di internet |
Benessere - Articoli |
Scritto da Tatta Bis Venerdì 11 Ottobre 2013 11:34 |
Chi sono i cybercondriaci? Sono i "malati immaginari dell’era moderna", ipocondriaci al tempo di internet che cercano in rete la conferma medica a sintomi che si convincono di avere ma che, in realtà, sono frutto della loro immaginazione.
Queste persone sfogano online le loro (infondate) preoccupazioni sul proprio stato di salute, solo negli Usa si stima che il fenomeno colpisca almeno otto persone su dieci, mentre in Italia il 32,4% della popolazione.
Il fatto di autoconvincersi di soffrire di malattie che in realtà non si hanno è già grave di per sé, per chi è già ansioso di suo, l’effetto finale può essere traumatico: si può arrivare addirittura a peggiorare lo stato di salute generale del soggetto. Questo si può ripercuotere sulla sua vita personale (aumento nella frequenza di visite al medico di base) e sull’intero sistema sanitario nazionale, che deve accollarsi le spese per esami specialistici inutili.
Microsoft ha condotto, nel 2008, uno studio sulle ansie prodotte dalle ricerche web in tema salute e ora il professor Thomas Fergus, assistente alla cattedra di psicologia e neuroscienze del College of Arts & Sciences della Baylor University di Waco, in Texas, lancia un nuovo allarme.
Secondo lo studioso, oggi la cybercondria può diventare ancora più dannosa perché basta un semplice clic per avere accesso ad una valanga di informazioni, molte delle quali senza alcuna valenza scientifica, che servono unicamente ad accrescere la preoccupazione di chi le legge.
L’accademico ha pubblicato uno studio sull'argomento, sulla rivista specializzata "Cyberpsychology, Behavior and Social Networking".
Nella ricerca, sono stati esaminati 512 adulti sani, con un'età media di 33,4 anni nel 55% dei casi da donne, nel 59% da persone laureate, nel 53% da lavoratori a 20 ore settimanali e nel 67% da non coniugati.
Fergus è giunto alla conclusione che la sovrabbondanza di informazioni mediche disponibili online, può generare uno stato di ansia e di terrore spesso non giustificato e addirittura maggiore rispetto a quello che deriverebbe dalla lettura di un manuale scientifico o dalle risposte ottenute direttamente dal medico.
Non si tratta di casi sporadici, sono tanti gli utenti della rete che nutrendo molti dubbi sulla loro salute, sperano che il web possa guarirli fornendo loro rimedi e soluzioni, spesso low cost.
L'ultima tendenza sembra essere cercare un medico cui rivolgersi attraverso il web e la rete offre servizi messi a punto proprio per rispondere a questa nuova esigenza (ne è un esempio il sito Dottori.it).
Fonte: The Telegraph
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