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Acido folico per tutte le donne in età fertile, non solo incinte |
Benessere - Articoli |
Scritto da Carmela Pelaia Martedì 01 Ottobre 2013 16:30 |
Secondo una ricerca condotta dall'istituto GfK Eurisko sulla popolazione femminile Italiana il 77% delle donne italiane non pianifica la gravidanza esponendo il nascituro a rischi di malformazioni e solo il 3% sostiene che utilizzerà l'acido folico come forma di prevenzione.
Lo studio è una nuova conferma del dato epidemiologico consolidato relativo alla necessità di una corretta prevenzione delle malformazioni neurologiche nei nascituri, da effettuarsi con l'assunzione dell'acido folico nel giusto dosaggio, come da linee guida e raccomandazioni, ovvero 400mcg per donna in tutta l'età fertile.
A conferma di ciò anche l'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), comprendendo l'importanza della prevenzione delle malformazioni neurologiche, ha inserito l'acido folico a 400mcg, nell'elenco dei farmaci a rimborsabilità totale (classe A). Estendere la "finestra terapeutica" facendo assumere l'acido folico a tutte le donne in età fertile che iniziano ad essere sessualmente attive è la soluzione proposta per contrastare i difetti del tubo neurale tra i nascituri. Carenze di acido folico creano condizioni che non si possono guarire ma soltanto essere prese in carico con grave impatto sociale e assistenziale, ricordiamoci che il nostro organismo non la produce e quindi è necessario introdurla, anche attraverso i cibi, tra i quali i legumi, il lievito di birra, le verdure a foglia verde, gli agrumi e i germogli freschi. Approfondimenti: Sito web GFK |
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