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La mancanza di sonno ci rende brutti |
Benessere - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Mercoledì 04 Settembre 2013 13:54 |
Dormire poco o meno delle ore adeguate ha degli effetti negativi sull’estetica del viso: nello specifico su occhi, bocca e la pelle in generale. Dormire poco non permette il giusto riposo e alcune funzioni dell’organismo non possono rigenerarsi: chi dorme poco appare più sciupato, stanco e questo può influire anche nei rapporti con gli altri.
Il poco sonno ha ripercussioni negative sul nostro fisico e a livello mentale che può mostrarsi in diversi modi come, per esempio, lo sviluppo di malattie o problemi nella vita di tutti i giorni.
Secondo un nuovo studio se ne ha anche un effetto negativo sull’estetica, rendendoci per così dire più brutti. Ad aver messo in evidenza gli effetti negativi della privazione di sonno sono stati i ricercatori dell'Università di Stoccolma (SU) in Svezia. Questi hanno scoperto che i primi segni di questa privazione si mostrano sul viso: negli occhi, nella bocca e sulla pelle in genere. La dottoressa Tina Sundelin, psicologa presso la SU e principale autore dello studio, ha coinvolto insieme un gruppo di volontari a cui sono stati mostrati dei volti di 10 persone fotografati in due diverse occasioni.
Le occasioni erano: dopo otto ore di normale dormita e dopo 31 ore di privazione del sonno, le 20 fotografie sono state scattate in entrambe le situazioni alle ore: 14.30. Dopo sono state mostrate ai partecipanti, che dovevano descrivere quanto vedevano.
Lo studio è stato condotto presso il Karolinska Institutet di Stoccolma e i risultati, pubblicati sulla rivista "Sleep", mostrano che vi era una significativa diversa percezione dei tratti del volto nelle due diverse situazioni.
Il volto di coloro che erano stati privati del sonno è apparso ai volontari come più sciupato, con palpebre percepite come “pendenti”, o cadenti, occhi molto arrossati e gonfi, cerchi scuri sotto gli occhi (le famose occhiaie).
Anche la pelle è risultata esserne influenzata in negativo dalla privazione di sonno, veniva percepita come più chiara, con più rughe e altre linee sottili che attraversavano in vari modi il viso.
Gli angoli della bocca cadenti hanno mostrato un quadro generale di evidente decadimento delle fattezze del viso che rendeva la persona meno piacevole alla vista e la faceva anche sembrare più triste.
Per la dottoressa Sundelin, le fattezze e le espressioni facciali sono importanti perché racchiudono una mole di informazioni su cui gli esseri umani basano le loro interazioni con gli altri.
Il fatto di apparire stanchi, affaticati può influire sul modo in cui gli altri interagiscono con noi, sottolinea l’autrice dello studio. Questo è rilevante per le interazioni sociali private e per quelle ufficiali come con gli operatori sanitari, nel lavoro e nella sicurezza pubblica.
La capacità umana legata alla percezione dei volti coinvolge una rete neuronale specializzata, spiegano gli autori, che è una delle più sviluppate capacità percettive visive nell’uomo.
L’aspetto del viso infatti può influenzare i giudizi altrui, come per esempio l’affidabilità, l’aggressività e la competenza attribuite a una persona.
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