DEVOLVI IL 5XMILLE A MAMME DOMANI. AIUTA I NOSTRI PROGETTI. CF: 09390161009 |
Il caffè ha un effetto antidepressivo |
Benessere - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Venerdì 26 Luglio 2013 11:22 |
Dietro il rito del caffè, si può celare un effetto benefico prima sconosciuto: ha un effetto antidepressivo e riduce 50% il rischio di suicidio tra i bevitori, rispetto a chi lo beve decaffeinato o non lo beve affatto.
La caffeina contenuta nel caffè tradizionale agirebbe come un lieve antidepressivo che è in grado di migliorare l'umore e prevenire la depressione. Sul "The Journal World of Biological Psychiatry" è stato pubblicato lo studio condotto dai ricercatori statunitensi della Harvard School of Public Health (HSPH). Questo suggerisce come chi beve caffè sia meno a rischio suicidio di ben il 50%, rispetto a coloro che non lo bevono.
L'effetto si avrebbe solo se si beve caffè tradizionale, non decaffeinato. Il dottor Michel Lucas del Dipartimento di Nutrizione presso l'HSPH spiega come siano stati in grado di valutare l’associazione del consumo di bevande contenenti caffeina e non contenenti caffeina, e sono riusciti ad identificare la caffeina come il più probabile candidato di qualsiasi effetto protettivo putativo del caffè. Lo studio è stato una revisione sistematica che ha preso in esame tre grandi studi Usa che hanno visto il coinvolgimento di 43.599 uomini dell'Health Professionals Follow-up Study (HPFS), 73.820 donne del Nurses’ Health Study (NHS), e 91.005 donne del Nurses’ Health Study II (NHSII).
I dati hanno permesso ai ricercatori di scoprire che il rischio di suicidio tra gli uomini e donne adulti che bevevano tra le 2 e le 4 tazze di caffè al giorno era di circa la metà, rispetto a coloro che bevevano caffè decaffeinato, ne bevano poco o per nulla.
Gli scienziati affermano che questi risultati possono essere dovuti alla capacità della caffeina di stimolare il sistema nervoso centrale e di agire come un antidepressivo lieve, stimolando produzione di alcuni neurotrasmettitori nel cervello (serotonina, dopamina e noradrenalina).
L’analisi si è incentrata sul consumo di caffeina nelle diverse forme: derivante dal caffè, dal tè, dalle bevande energetiche e altre, dal cioccolato. Le informazioni raccolte hanno mostrato che la maggiore fonte di caffeina restava comunque il caffè con l’80% per le partecipanti al NHS, il 71% per le partecipanti al NHS II e il 79% per i partecipanti all’HPFS.
Tra tutti i partecipanti ai tre studi si sono verificati 277 casi di morte per suicidio. Nel complesso, i risultati suggeriscono che ci sono pochi altri vantaggi in un consumo al di sopra delle 2-3 tazzine al giorno o 400 mg di caffeina al giorno.
I ricercatori sconsigliano agli adulti depressi di aumentare il consumo di caffeina, perché la maggior parte delle persone si adatta a un consumo di caffeina a un livello ottimale per loro e un aumento potrebbe causare spiacevoli effetti collaterali.
Il Caffè e la caffeina presentano inoltre altri benefici: l'effetto stimolatorio sulla secrezione gastrica e su quella biliare (si ritiene che un caffè a fine pasto faciliti la digestione), l'effetto tonico e stimolatorio sulla funzionalità cardiaca e nervosa (molte persone ne apprezzano l'effetto energetico), l'effetto lipolitico, cioè favorente il dimagrimento (la caffeina stimola l'utilizzo dei grassi a scopo energetico e la termogenesi, aumentando la quantità di calorie bruciate) e infine l'effetto anoressizzante (il caffè assunto in dosi massicce diminuisce l'appetito).
|
Con la collaborazione della BCC di Roma Corso gratuito per bambini di 6/7 anni: laboratorio di pittura creativa a Roma Per i più grandi |