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Un bicchiere d'acqua può aiutare il cervello ad essere più efficiente |
Benessere - Articoli |
Scritto da Tatta Bis Mercoledì 24 Luglio 2013 11:30 |
L'acqua è l'elemento più presente sul nostro pianeta, così come lo è nel nostro corpo, bere anche solo un bicchiere d’acqua può far aumentare le performance del cervello e renderci più efficienti.
L'acqua è indispensabile per la vita e per il nostro organismo, ma lo è anche per una migliore salute del cervello: bere da uno a tre bicchieri d’acqua migliora almeno del 14% le performance cognitive e mentali.
Lo sostiene un recente studio pubblicato su "Frontiers in Human Neuroscience" che è stato condotto dai ricercatori della School of Psychology dell'Università di East London in Inghilterra. I ricercatori hanno sottoposto ad alcuni test cognitivi un gruppo di 34 volontari che sono stati invitati a non bere acqua o altre bevande, a non assumere cibo, a partire dalle ore 21.00 della sera precedente. Queste persone hanno poi dovuto partecipare ai test il giorno seguente. Prima di essere sottoposti alle prove, il primo giorno i partecipanti hanno potuto fare colazione con una barretta di cereali e acqua (circa 775 ml), mentre il secondo giorno hanno assunto la barretta di cereali senza l’acqua.
Per la prova di reazione, i partecipanti dovevano premere un pulsante non appena vedevano apparire un oggetto su uno schermo di computer. I risultati sono stati che i tempi di reazione misurati erano il 14% più veloci quando il gruppo aveva assunto l’acqua, rispetto a quando non l’avevano bevuta.
Una delle ipotesi dei ricercatori sul perchè chi aveva bevuto faceva meglio i test è che l’aver sete può richiedere attenzione, per cui il cervello e la mente possono essere distratti nei loro compiti e rallentare il tempo di risposta agli stimoli.
La dottoressa Caroline Edmonds, ha dichiarato che potrebbe essere che i processi fisiologici, del bere acqua o no, influiscono sulle prestazioni nei diversi compiti in modi altrettanto diversi.
La sete potrebbe portare a una migliore performance su alcuni compiti, perché l’ormone vasopressina, che attiva la risposta della sete, è stato anche legato all’attenzione e l’eccitazione.
Il cervello è composto per l’85% di acqua e galleggia letteralmente nell’acqua (sotto forma di liquido cefalo-rachidiano), per questo è facile presupporre che sia proprio l’elemento acqua a favorire in qualche modo le funzioni cerebrali.
Questi liquidi organici sono gli stessi che permettono la resistenza elettrica necessaria all’attività neuronale, a loro volta, i neuroni sono composti per la quasi totalità d’acqua. Senza questa attività combinata il cervello smetterebbe di funzionare.
L’acqua è molto più presente e basilare di quanto pensiamo e la sua attività sulle funzioni organiche e cerebrali va ben più al di là del semplice stimolo attivato dalla sete.
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