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Dagli Usa arriva la macchina che "legge" le emozioni nel cervello |
Benessere - Articoli |
Scritto da Tatta Bis Giovedì 20 Giugno 2013 15:03 |
Dagli Stati Uniti arriva una macchina che sa "leggere" le emozioni nel cervello e l'hanno messa a punto gli scienziati americani della Carnagie Mellon University di Pittsburgh. Lo hanno fatto dopo aver ricostruito accuratamente le vie neuronali attivate in base alle emozioni provate.
Gli scienziati hanno poi ideato un programma che permette di analizzarle attraverso l’osservazione del cervello (con la tecnica dell’imaging). L’apparecchiatura che è descritta nello studio, pubblicato su "PlosOne", si distingue dalle metodiche elaborate in precedenza, per la sua accuratezza.
La felicità è l’emozione più semplice da riconoscere, l’invidia la più difficile e sulla lussuria non si sbaglia: difficile confonderla con altre sensazioni. Nella prima fase di questo studio gli scienziati hanno scannerizzato il cervello di 10 attori mentre recitavano a caso 9 sensazioni: rabbia, invidia, paura, disgusto, felicità, tristezza, timidezza, orgoglio e lussuria. Hanno potuto così ricostruire le vie del cervello che si attivavano in base ai sentimenti provati, la "mappatura" che è venuta fuori, è stata poi usata per programmare il "lettore di emozioni".
Per verificare che fossero attendibili le informazioni raccolte nella prima fase, sono state fatte delle prove sia sugli stessi attori e su altre persone. La macchina si è dimostrata essere molto più accurata di qualsiasi altro apparecchio simile messo a punto prima di questo.
Il sentimento della felicità sembra essere l’emozione più facile da riconoscere, mentre l’invidia la più difficile. Raramente l’apparecchio ha confuso sensazioni negative con quelle positive, suggerendo che queste siano legate all’attività di diversi gruppi di neuroni.
Il cervello di una persona felice lavorerebbe in modo diverso da quello di una persona triste: per arrivare a questa conclusione gli esperti si sono avvalsi della collaborazione di dieci studenti volontari, che hanno prestato la propria materia grigia. Le scansioni hanno evidenziato come, al variare delle emozioni si attivino aree diverse del cervello. Gli autori dello studio hanno spiegato che le emozioni nel cervello sono organizzate in base a 3 principali fattori: la valenza delle emozioni, positiva o negativa. L’intensità con cui la si percepisce, debole o forte e la socievolezza, ovvero coinvolgimento o meno con un’altra persona.
Questa ricerca, come spiega Karim Kassan, professore di scienze sociali alla CMU, propone un nuovo metodo per identificare le emozioni senza doversi per forza basare sulla capacità del paziente di raccontarsi.
Può essere usato anche per testare le reazioni di una persona a uno stimolo di qualsiasi tipo come il nome di un politico, di una marca o anche una bandiera.
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