I matrimoni più felici e duraturi sono quelli nati da incontri online: lo ha dimostrato una ricerca dell'Università di Chicago e condotta su quasi 20.000 statunitensi sposati fra il 2005 e il 2012. Un terzo di loro ha conosciuto il partner grazie al web. 

 

I risultati dello studio sono stati pubblicati sull'autorevole rivista dell'Accademia americana delle scienze Pnas e sembrano dimostrare che le coppie nate online risultano più soddisfatte del loro matrimonio (raggiungono un punteggio di 5,64 rispetto al 5,48 delle coppie classiche). 

 

Inoltre i matrimoni nati sul web finiscono nel 6% dei casi, contro il 7,6% dei matrimoni tradizionali. Più chiaro è anche l'identikit degli innamorati digitali: tra i 30 e i 39 anni, un lavoro ben pagato, e nel 45% dei casi si incontrano grazie ai siti di appuntamenti online. 

 

Il coordinatore dello studio John Cacioppo afferma che i dati suggeriscono che Internet può alterare le dinamiche e gli esiti stessi del matrimonio. Sono ancora da chiarire le ragioni del successo di Cupido in versione 2.0: secondo gli psicologi molto si dovrebbe all'ampia varietà di scelta presente online, ai criteri di selezione sempre più precisi e alla forte motivazione dei single che frequentano la piazza digitale. 

 

Per chi non ama gli incontri online, meglio evitare appuntamenti al buio e di non rinchiudersi in un bar ad aspettare l'anima gemella. Queste sono le due situazioni in cui nascono i matrimoni più sfortunati. 

 

Il "Time" ha pubblicato questa ricerca condotta su dati forniti dal portale di incontri online eHarmony. La ricerca ha coinvolto 20 mila americani che si sono sposati tra il 2005 e il 2012:  il 35% di loro ha dichiarato di essersi conosciuti grazie alle tecnologie.

Il tasso di fallimenti è risultato del 6% per quelle coppie venute in contatto attraverso siti di incontri (45%), social network (20%), chat room (9,5%), oppure gruppi di discussione, email, community, giochi multiutente. 

 

Ai partecipanti della ricerca è stato dato un questionario che conteneva domande sul livello di soddisfazione del matrimonio, sulla qualità della comunicazione tra coniugi, sul grado di affetto, sui sentimenti reciproci.

Voti leggermente più alti per le coppie nate online sono stati giustificati complessivamente con le enormi possibilità che la rete offre di selezionare il partner. 

 

A frenare gli entusiasmi, ci pensa un intervento di un altro docente di psicologia sociale, Eli Finkel, della Northwestern University, che ha sostenuto in passato posizioni critiche nei confronti del "dating"online. Esso ha dichiarato che è prematuro concludere che i matrimoni che nascono grazie alla rete siano migliori.

 

La rete quindi regala un futuro più radioso a matrimoni scaturiti da incontri combinati da siti specializzati, rispetto alle chat room o nelle comunità online, dove si incontra un numero più ristretto di persone.

 

Lo schermo del computer, secondo lo studioso, aiuta il single-in-cerca anche a essere se stesso, più trasparente, aperto e diretto. Il risultato non è cristallino, anche considerato il committente della ricerca. 

La cosa importante è il dato di partenza: il crescente numero di unioni favorite dal web e la certezza che da basi virtuali possano svilupparsi rapporti solidi.