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Il caffè serve a prevenire i tumori |
Benessere - Articoli |
Scritto da Tatta Bis Lunedì 22 Aprile 2013 09:54 |
I ricercatori dell'Irccs, Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri” di Milano, hanno scoperto delle importanti proprietà del caffè: nelle persone sane fornisce un importante contributo di anti-ossidanti. Secondo i dati della ricerca, bevendo 3-4 tazzine di caffè al giorno il contributo di anti-ossidanti nel nostro organismo raddoppierebbe. Gli studi che riguardano le dosi di caffè giornaliere da assumere, sono contrastanti.
In generale, se una persona è in buona forma ed in un perfetto stato di salute, non soffre di ipertensione e malattie cardiovascolari, non vi sono grandi controindicazioni nel bere una tazza o due di caffè al giorno. Il caffè, oltre agli effetti benefici antiossidanti, grazie ai polifenoli, serve a prevenire anche i tumori. Il caffè è una bevanda ottenuta dalla macinazione dei semi di alcune specie di piccoli alberi tropicali appartenenti al genere Coffea. Le specie di caffè coltivate su grande scala sono tre: Coffea arabica, Coffea canephora e, in minor misura, Coffea liberica. Una decina vengono coltivate localmente. Le specie differiscono per gusto, contenuto di caffeina, e adattabilità a climi e terreni diversi da quelli di origine.
La ricerca è stata descritta nell'ultimo booklet "Caffe' e Salute" scritto in collaborazione con l'IRCCS. Gli effetti benefici del caffe' sono molteplici: a volte dipendono dalla caffeina in esso contenuta, ma probabilmente dalle altre sostanze presenti nella bevanda, che sono centinaia e che includono molti antiossidanti, composti chimici che sembra prevengano diverse malattie croniche, tra cui i tumori e le malattie cardiovascolari.
Nei paesi del Nord Europa il consumo di frutta e verdura è scarso e quello di caffè alto. Per questo il caffè fornisce all'organismo la maggior parte degli antiossidanti.Iin Italia, dove frutta e verdura fanno parte della comune dieta, 3-4 tazzine di caffè raddoppiano l'apporto di sostanze antiossidanti. Non si deve fare confusione tra effetti della caffeina e del caffè, ha detto Alessandra Tavani, Capo del Laboratorio di Epidemiologia delle Malattie Croniche presso l'Istituto di Ricerche Farmacologiche "Mario Negri"- IRCCS di Milano. La caffeina della tazzina di caffè è responsabile della diminuzione del senso di fatica, dell'aumento della vigilanza e dell'aumento della motilità intestinale. La caffeina a dosi appropriate potenzia gli effetti antidolorifici dell'aspirina, aumentandone la biodisponibilità. Altri componenti del caffè (fra cui i polifenoli) potrebbero avere effetti favorevoli prevenendo l'insorgenza delle malattie cardiovascolari, del tumore del cavo orale/faringe, del tumore del fegato, della cirrosi epatica, del tumore dell'endometrio e forse del tumore del colon-retto. Dati molto recenti mostrano che il caffè sembra essere associato a una diminuzione di mortalità totale, anche se i risultati vanno confermati. Consumando 3-4 tazzine di caffè, l'individuo sano può godere del piacere di bere un buon caffè senza temere per la propria salute. La caffeina ingerita entra in circolo in circa 30 minuti, viene assorbita al 99% nel giro di un'ora, non si lega alle proteine plasmatiche, ha il suo picco massimo di concentrazione dopo 2 ore dall'assunzione e i suoi livelli plasmatici vengono dimezzati in 3-4,5 ore. Esistono metabolizzatori lenti e metabolizzatori veloci alla caffeina, questo dipende dalle caratteristiche genetiche della persona. Il sistema responsabile del metabolismo e dell'eliminazione della caffeina nell'uomo può essere presente nelle persone in due diverse varianti: una elimina la caffeina velocemente, l'altra la elimina lentamente. Chi elimina la caffeina lentamente risente di più e più a lungo dei suoi effetti. |
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