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Si abbassa l'età del contagio nelle malattie sessuali |
Benessere - Articoli |
Scritto da Tatta Bis Venerdì 12 Aprile 2013 09:26 |
Le persone a rischio di malattie sessualmente trasmesse sono sempre più giovani. Secondo l'Organizzazione mondiale della Sanità dei 340 milioni di nuovi casi che si registrano nel mondo, almeno 111 milioni interessano giovani sotto i 25 anni. In Paesi come l'Italia, ogni anno un adolescente su 20 contrae una di queste malattie e che l'età di insorgenza tende ad abbassarsi. L'allarme parte dalla Società italiana di infettivologia pediatrica (Sitip).
Più della metà delle nuove infezioni di Hiv, interessano giovani nel gruppo di età 15-24 anni e le ragazze sono più vulnerabili dei ragazzi per ragioni fisiologiche, ma spesso anche sociali, essendo in alcuni casi costrette a relazioni sessuali fin da bambine. L'età media in cui le ragazze scoprono il sesso, secondo Susanna Esposito, Presidente Sitip e direttore dell'unità di Pediatria della Fondazione Irccs Cà Granda ospedale Maggiore Policlinico di Milano, si è notevolmente abbassata (7% già tra i 13-14 anni).
Non si riscontra ancora un'adeguata consapevolezza che anche attraverso un singolo rapporto si può contrarre una malattia trasmessa sessualmente. La probabilità di incontrare persone infette sarà tanto maggiore quanto più elevato è il numero dei partner.
Tra le malattie sessualmente trasmissibili, la più temuta è certamente l'infezione da Hiv . Molto comuni sono anche la Candida (un'infezione da funghi e comprende le infezioni che vanno dal livello superficiale a quelle sistemiche potenzialmente mortali ) e il Trichomonas (infiammazione vaginale causata da un protozoo) che il più delle volte guariscono con una terapia mirata.
Altre infezioni, invece, come ad esempio, la Chlamydia ( infezione batterica causata da un microorganismo trasmesso sia attraverso rapporti sessuali vaginali, anali o orali che per via materno-fetale) se non diagnosticata e non curata in modo adeguato, può interessare anche gli organi genitali interni.
Nella donna la malattia infiammatoria pelvica (processo flogistico, acuto o cronico, che interessa gli organi riproduttivi femminili e le strutture adiacenti. Le sedi più colpite sono le tube di Fallopio ed in misura minore l'utero, le ovaie ed il peritoneo pelvico) rappresenta il problema più grave e può portare a infertilità, aumentato rischio di gravidanze tubariche e dolore pelvico cronico.
Altri virus come l'herpes genitale (malattia infettiva e contagiosa caratterizzata dalla comparsa di vescicole dolorose sulla pelle e sulle mucose dell'area genitale. Questo tipo di herpes è spesso causato da un altro ceppo virale, chiamato herpes simplex di tipo II, anche gli herpes simplex di tipo I possono colpire la zona dei genitali) o il papilloma virus hanno la tendenza a rimanere all'interno dell'organismo e vengono ritenuti responsabili dell'insorgenza di forme pre-tumorali del collo dell'utero. Fondamentale è la prevenzione attraverso il rispetto di alcune norme igieniche e comportamentali.
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