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Disabilità intellettiva: nasce progetto "Pathways" con documenti in un formato accessibile a tutti |
Benessere - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Lunedì 08 Aprile 2013 14:34 |
Col progetto europeo "Pathways", testi e documenti saranno in un formato accessibile a tutti. Informazioni poco chiare o documenti troppo complessi e così diventa complicato per chi ha una disabilità intellettiva comprendere i testi e accedere ai servizi. Per questo è importante un linguaggio facile da capire, per tutti. Questo è l'obiettivo del progetto europeo "Pathways- Creazione di percorsi di apprendimento permanente per adulti con disabilità intellettiva". Il progetto è stato promosso dalla rete Inclusion Europe, l'associazione europea per i diritti delle persone con disabilità intellettiva ed è stato finanziato nell'ambito dei programmi di formazione permanente dell'Unione Europea.
I partner sono Associazioni dei Paesi membri dell'Unione Europea. Per l'Italia partecipa l'Anffas (Associazione nazionale di famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale). La maggior parte delle informazioni sulla salute, sicurezza o diritti, sono poco chiare e non accessibili alle persone con disabilità intellettiva. Lo afferma una delle formatrici del progetto Pathways, Roberta Speziale, responsabile dell'area politiche sociali di Anffas. Gli strumenti per facilitare la loro partecipazione a iniziative di formazione, come per esempio corsi di lingua straniera o informatica sono carenti. Se prendiamo in considerazione le recenti elezioni politiche, sono state pochissime le informazioni a disposizione di tutti in modo davvero chiaro e comprensibile, eppure anche le persone con disabilità intellettiva hanno diritto al voto e dovrebbero poterlo esercitare con consapevolezza. Durante la prima fase del progetto Pathways , iniziata nel 2009, Associazioni di altri Paesi avevano prodotto in un formato chiaro e comprensibile alcuni materiali come opuscoli d'informazione, documenti politici e istituzionali, leggi, notizie, siti. Le informazioni facili da leggere e da capire possono aiutare le persone a trovare le cose di cui hanno bisogno e anche a prendere delle decisioni o a fare delle scelte. In questa seconda fase del progetto, sono state avviate iniziative di formazione che coinvolgono le stesse persone con disabilità intellettiva, per fare in modo che questo metodo di comunicazione possa diffondersi il più possibile. In questi mesi l'Anfass ha tradotto e adattato in lingua italiana alcuni materiali informativi di Inclusion Europe come riferisce Speziale. Tra il materiale tradotto ci sono gli opuscoli "So quello che voglio, compro ciò che voglio!", "Il diritto di voto per le persone con disabilità intellettiva o relazionale", "Insegnare può essere facile" e "Non scrivete su di noi senza di noi". Scrivere in formato facile da leggere non è semplice e scontato. Per questo l'Anfass ha coinvolto nel progetto persone con disabilità intellettiva che hanno ricevuto anche un'apposita formazione. Proprio insieme a loro sono state elaborate semplici regole, che devono essere seguite con attenzione come parlare lentamente, scrivere brevi periodi, usare parole semplici e spiegare quelle più complesse, evitare concetti difficili, oppure ripetere i passaggi più impegnativi. Queste sono alcune delle indicazioni che hanno seguito e hanno iniziato ad adottare in molti contesti. L''Anfass sta cercando di coinvolgere in tutte le iniziative il maggior numero possibile di persone con disabilità: dopo aver seguito un percorso di formazione, svolgono un ruolo di "lettori di prova": aiutano a controllare che testi, immagini e documenti siano realmente prodotti in formato facile da leggere. |
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