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Giornata Mondiale dell’Autismo: oggi, 2 aprile |
Benessere - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Martedì 02 Aprile 2013 16:44 |
L'autismo è uno spettro di condizioni molto diverse fra loro, la ricerca ha ormai evidenziato come i disturbi autistici siano tutti caratterizzati da deficit dello sviluppo che si manifestano nei primi tre anni di età, ma con esiti anche molto diversi fra loro. Per sensibilizzare tutti sull'autismo e sul disagio che i bambini che ne sono affetti e le loro famiglie devono affrontare tutti i giorni, le Nazioni Unite hanno dichiarato il 2 aprile la Giornata Mondiale della sensibilizzazione sull'autismo.
Ci saranno degli eventi organizzati in Italia come ad esempio l'illuminazione dell'Arco di Costantino a Roma che stasera alle 21 si colorerà di blu, promossa dall'associazione "Divento grande" con il patrocinio di Roma Capitale. La scorsa settimana è arrivata l'ennesima conferma che non esiste un legame fra le vaccinazioni pediatriche e il rischio di sviluppare autismo. Lo studio, apparso sul Journal of Pediatrics, è stato condotto da da Frank De Stefano dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Centers for Disease Control and Prevention-CDC) di Atlanta, e ha valutato il rischio che corrono i piccoli a cui viene somministrato più di un vaccino contemporaneamente. I ricercatori americani hanno messo a confronto 256 bambini con autismo e 752 sani, tutti nati tra il 1994 e il 1999, analizzando quanti vaccini avessero ricevuto. I risultati hanno evidenziato che i bambini con autismo non hanno ricevuto più antigeni di quelli sani, né in un solo giorno né complessivamente. Dati che confermano molti altri studi condotti finora e che dovrebbero rassicurare i genitori, spesso spaventati dall'idea di sovraccaricare il sistema immunitario dei piccoli. Quest'anno lo slogan della Giornata dedicata all'autismo è: "Autismo, più frequente di quanto non si pensi". La conoscenza dell'attuale diffusione nella popolazione dell'autismo e degli altri disturbi evolutivi globali e la consapevolezza delle forti implicazioni che tali condizioni hanno sulla vita dei pazienti e delle loro famiglie, richiedono alle Istituzioni sanitarie, ma anche sociali ed educative, nazionali e regionali un rinnovato e concreto impegno. Come sottolinea il Ministro della Salute, Renato Balduzzi, in coerenza con quanto sancito dalla Conferenza Unificata Stato-Regioni-Enti Locali con l'Intesa dello scorso 22 novembre 2012: "Linee di indirizzo per la promozione e il miglioramento della qualità e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nei disturbi pervasivi dello sviluppo, con particolare riferimento ai disturbi dello spettro autistico". Le indicazioni stabilite dal Ministero della Salute, MIUR, Regioni ed Enti Locali sono di garantire la presa in carico precoce e continuativa dall'età evolutiva a quella adulta (senza perdere la diagnosi e il contatto con il paziente), l'integrazione e la concertazione degli interventi effettuati dai servizi sanitari, dalla scuola e dal settore sociale, la creazione e la messa in rete di centri specialistici di riferimento individuati dalle Regioni per la diagnosi e la cura, l'individuazione di soluzioni residenziali e semiresidenziali con posti dedicati con caratteristiche non istituzionalizzanti, e il monitoraggio epidemiologico. In Italia le diagnosi registrate sono inferiori a quelle che risultano dalle recenti indagini in altri Paesi, ma crescono via via che aumenta l'attenzione dei sanitari ai disturbi evolutivi globali (dello spettro autistico), abbassandosi l'età in cui vengono diagnosticati. Secondo il Ministro Balduzzi sussistono tuttora timori e problemi di comunicazione che ritardano la diagnosi ed il trattamento precoci, da effettuarsi nei primissimi anni di vita. Inoltre i servizi sociosanitari non sono ancora sufficienti e molta parte dell'assistenza è sostenuta dalle famiglie. Occorre dare concreta attuazione a tali impegni, continuando la stretta collaborazione tra i Ministeri interessati, le Regioni, gli enti locali e il mondo dell'associazionismo. Vanno anche promosse azioni di ricerca sull'eziologia, sulla diagnosi, sui trattamenti più efficaci e sull'organizzazione dei servizi e va sostenuto l'uso nella pratica delle migliori evidenze scientifiche. Importanti e rigorose ricerche scientifiche internazionali apportano nuova luce sulle possibili cause e sui più appropriati trattamenti di tali disturbi, smentendo ipotesi errate e false convinzioni che hanno prodotto anche scelte rischiose per la salute. Il Ministro Balduzzi sottolinea che nella giornata odierna, avverte il dovere e l'impegno a proseguire lo sforzo per affrontare le criticità, di rinnovare il più vivo ringraziamento alle famiglie, che sostengono il difficile onere di assistere quotidianamente le persone con autismo e a coloro che nel campo della ricerca e dell'assistenza, sono impegnati, con dedizione e competenza, in questa difficile sfida. L'apporto di tutti gli operatori del settore, di chi fa ricerca e del volontariato continua a essere un prezioso ed insostituibile valore. |
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