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L'herpes labiale può predisporre a problemi di memoria e cognitivi |
Benessere - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Mercoledì 27 Marzo 2013 10:12 |
Il diffuso virus dell'herpes labiale, secondo uno studio, può anche causare problemi cognitivi e di memoria. L'herpes labiale o più comunemente "febbre" delle labbra è un'infezione causata del virus dell'herpes labiale (herpes simplex), che si mostra con delle bollicine sierose pruriginose che poi si seccano a formare la classica crosticina. Questo disturbo è piuttosto comune e colpisce una discreta fetta della popolazione.
La caratteristica principale del virus è di annidarsi nelle terminazioni nervose, e qui dimorare per tutta la vita della persona. Di quando in quando e soprattutto nei momenti di particolare stress, si ripresenta per ricordarci che è ancora lì, sempre presente. A parte il fastidio fisico che provoca questo indesiderato ospite, secondo uno studio pubblicato su Neurology vi sarebbe anche la possibilità di vedersi danneggiare a livello neurologico con disturbi della memoria e problemi cognitivi. La ricerca è stata condotta dalla dottoressa Mira Katan e colleghi della Columbia University Medical Center di New York in collaborazione con la Miller School of Medicine dell'Università di Miami. Si è svolto con il coinvolgimento di 1.625 persone con un'età media di 69 anni, a cui è stato misurato il livello di infezioni nel sangue, in base alla presenza di anticorpi. L'obiettivo era di valutare l'esposizione alle infezioni durante la vita e come queste potessero influire a livello neurologico. Ai 1.625 soggetti che hanno partecipato alla ricerca sono stati prelevati dei campioni di sangue per poi analizzarli per trovare le tracce di 5 tra le più comuni infezioni. Tre virus quali l'herpes simplex di tipo 1 (via orale), di tipo 2 (genitale) e il citomegalovirus, la chlamydia pneumoniae (un'infezione respiratoria comune) e l'helicobacter pylori (un batterio che si trova nello stomaco). I risultati delle analisi (comparate con i test cognitivi) hanno mostrato che i soggetti con i livelli più elevati d'infezione avevano un aumento del 25% del rischio di ottenere un punteggio basso nel test di comprensione chiamato "Mini-Mental State Examination" (impiegato per valutare eventuali disturbi dell'efficienza intellettiva e la presenza di deterioramento cognitivo). Oggetto di test ogni anno, per una media di otto anni sono state le capacità di memoria e di pensiero dei partecipanti. Sebbene non sia stata trovata una correlazione causa/effetto, i dati mostrano una tendenza a fare peggio nei test per chi era stato oggetto di più e ripetute infezioni. Questa associazione ha bisogno di essere ulteriormente studiata, i risultati potrebbero portare a modi per identificare le persone a rischio di deterioramento cognitivo e un eventuale riduzione del rischio. Ad esempio, l'esercizio fisico e le vaccinazioni infantili contro i virus potrebbero ridurre il rischio di problemi di memoria più tardi nella vita secondo Katan. |
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