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Lo stress non causa la sindrome del colon irritabile o colite, ma ha il suo ruolo |
Benessere - Articoli |
Scritto da Tatta Bis Venerdì 15 Marzo 2013 09:57 |
La sindrome del colon irritabile è un disturbo che tra i suoi sintomi più frequenti comprende crampi, dolore addominale, nausea, costipazione e diarrea. Inoltre è causa di disagio e stress, ma non provoca danni permanenti all'intestino né malattie gravi, come ad esempio i tumori. La maggior parte delle persone può tenere sotto controllo i sintomi seguendo una dieta corretta, imparando a gestire meglio lo stress e facendosi prescrivere farmaci appositi.
Dopo aver rivelato che lo stress non causa la sindrome del colon irritabile (o colite), gli scienziati scoprono che però è causa di modifiche nell'interazione intestino/cervello che provocano l'infiammazione: questo processo può essere però invertito con l'uso di probiotici. Si è sempre pensato che a causare la sindrome del colon irritabile fosse lo stress, ora, gli scienziati hanno escluso questa ipotesi. Anche se non è lo stress a causare la sindrome (detta anche IBS) ha comunque il suo ruolo: modifica l'interazione cervello/intestino inducendo l'infiammazione che causa i sintomi. Chi soffre di questa sindrome, deve convivere con ricorrenti dolori di pancia, tensione addominale, gonfiore, diarrea e perdita di appetito. Uno studio mostra che con l'aiuto dei probiotici è possibile invertire il processo innescato dallo stress nel sopprimere l'inflammasoma, un complesso multiproteico che svolge un ruolo primario nel mantenere il microbiota (la flora batterica intestinale) nella normalità. Lo studio suggerisce l'utilità dei probiotici per ridurre l'infiammazione intestinale, che causa l'IBS ed è stato condotto dai ricercatori della Facoltà di Medicina dell'Università del Michigan e pubblicato sulla rivista Gastroenterology. Gli scienziati spiegano come l'effetto dannoso dello stress potrebbe essere protetto con l'uso di probiotici che ha capovolto l'inibizione dell'inflammasoma . Il gastroenterologo John Y. Kao, professore associato di medicina interna e principale autore dello studio afferma che questo studio rivela un importante meccanismo per spiegare perché il trattamento dei pazienti con IBS, con i probiotici, ha senso. I probiotici sono elementi che promuovono la vita, sono dei batteri vivi che favoriscono lo sviluppo e la crescita della flora batterica intestinale. I batteri "buoni" che vivono nel nostro intestino e hanno un ruolo di primo piano nel prevenire le infezioni, stimolare il sistema immunitario, favorire la digestione e l'assorbimento dei nutrienti. Il professor John Y. Kao, insieme ai colleghi Chung Owyang, Gary Huffnagle e Vincent Young hanno condotto questa ricerca su un modello animale scoprendo che era lo stress ad alterare la composizione del microbiota intestinale, per poi trovare come fosse determinante il ruolo dei probiotici nell'invertire questo dannoso processo che causa l'infiammazione. Saranno necessari altri studi clinici per determinare la terapia probiotica giusta ma, nel frattempo, i pazienti possono iniziare a condurre stili di vita più sani per migliorare la loro flora intestinale, come aggiungere più frutta e verdura alla loro dieta, ricercare modi per tenere sotto controllo lo stress. Inoltre usare probiotici adatti può migliorare la situazione e ridurre la sintomatologia da sindrome del colon irritabile (per sapere quali probiotici utilizzare è bene farsi consigliare da uno specialista). |
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