DEVOLVI IL 5XMILLE A MAMME DOMANI. AIUTA I NOSTRI PROGETTI. CF: 09390161009 |
Usare troppo sale da bambini causa l'ipertensione da adulti |
Benessere - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Martedì 12 Marzo 2013 11:07 |
L'allarme è in occasione della "Settimana mondiale della riduzione del consumo di sale" che si svolge dall'11 al 17 marzo: quasi 3 bambini su 4 assumono ogni giorno una quantità di sale superiore a quella massima raccomandata (400mg al giorno fino ai 12 mesi), come dimostrano le ultime ricerche effettuate nel Regno Unito.
Il consumo è legato al rischio obesità ed ipertensione in età adulta, sarebbe sufficiente usare la dose di sale contenuta negli alimenti. L'allarme è della britannica Wash (World Action on Salt and Health) ed è stato lanciato per la "Settimana mondiale per la riduzione del consumo di sale". In Italia infatti il consumo medio è di 10 grammi al giorno contro i 5 raccomandati. Nei nostri piatti, compresi quelli dei bambini, c'è troppo sale. Questa malsana abitudine di mangiare troppo "saporito" fatica ad essere sradicata. Un'alimentazione poco salata fin da piccoli è fondamentale per evitare problemi come l'ipertensione. Secondo un'indagine condotta nel Regno Unito, quasi 3 bambini su 4 assumono ogni giorno una quantità di sale superiore a quella massima raccomandata (400 mg al giorno fino ai 12 mesi). Anche in Italia il consumo medio di sale pro capite è di 10 grammi al giorno, e il 90% della popolazione (inclusi bambini e adolescenti) eccede il limite massimo definito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità di 5 grammi al giorno. Alla "Settimana mondiale per la riduzione del consumo di sale" partecipano i pediatri italiani, che hanno stilato dieci regole "scaccia-sale" per aiutare i genitori ai fornelli. Alla campagna partecipa anche la Società italiana di nutrizione umana (Sinu) e il Gruppo di lavoro intersocietario per la riduzione del consumo di sodio in Italia (Gircsi). Il sale è un nemico della salute del bambino secondo il parere di Claudio Maffeis, docente di Pediatria all'Università di Verona, spesso le mamme lo considerano alleato per facilitare l'approccio del figlio a un nuovo cibo o per stimolare il suo appetito, ma in realtà è dannoso per la sua salute, presente e futura. Esiste infatti una relazione tra precoce esposizione al sale, sin dai primi anni di vita, e rischio di obesità e ipertensione nelle età successive: un bambino abituato a eccedere le dosi consigliate di sodio è potenzialmente un adulto iperteso. Bastano però pochi accorgimenti per insegnare al piccolo sane abitudini alimentari come non aggiungere sale nelle pappe, usare ingredienti a basso contenuto di sale per il primo anno di vita e proseguire quanto più a lungo possibile. Cuocere la pasta senza aggiungere sale nell'acqua e quando si assaggia la pappa, non affidarsi al proprio gusto per testarne la bontà, ma lasciare al bambino la possibilità di apprezzare il gusto più naturale del cibo. Nel caso manchi il latte materno prima dell'anno, preferire i latti specifici in formula, evitando il latte vaccino. Come condimenti, usare aceto e limone al posto del sale e dopo i due anni preferire aromi, spezie e erbe aromatiche. Infine, eliminare i cibi fritti e prediligere cotture al vapore o al cartoccio che permettono di trattenere il sapore proprio degli alimenti. Molti genitori iniziano a 3-4 anni ad insaporire l'alimentazione dei loro figli, un po per comodità, un po per gusto, un po per sincero desiderio di fare bene, il condimento in questione entra nelle pappe. Per scongiurare danni alla salute il consiglio degli esperti è quello di non consumare più di 2,3 g di sodio al giorno. I genitori inoltre dovrebbero imparare a leggere le etichette dei cibi e a comprare alimenti a basso contenuto di sodio. Fondamentale è la dieta, ma anche dedicarsi con costanza all'attività fisica. Approfondimenti: Vademecum "scaccia-sale" |
Con la collaborazione della BCC di Roma Corso gratuito per bambini di 6/7 anni: laboratorio di pittura creativa a Roma Per i più grandi |