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La meditazione è utile contro depressione, stress e dolore cronico |
Benessere - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Venerdì 15 Febbraio 2013 14:38 |
Esiste una forma di meditazione, chiamata "mindfulness" o consapevolezza,che si basa sul principio di focalizzarsi sul qui e ora, il momento presente. La mindfulness promuove il benessere fisico e mentale e si è visto che è efficace nella gestione dello stress, il dolore cronico e la depressione.
Questa meditazione è un modo semplice per prendere coscienza di sé e di quanto avviene non solo intorno a noi, ma piuttosto dentro di noi. Numerosi studi ne hanno attestato la validità, ma sono ancora molti gli scienziati che si dedicano alla scoperta di nuove applicazioni riguardo la mindfulness. Il primo lavoro porta la firma di Jon Kabat-Zinn dell'University of Massachusets Medical School di Worcester e si riferisce al trattamento del dolore: a tutt'oggi si contano oltre 700 pubblicazioni sull'argomento. La penultima, sul giornale "Brain, Behavior & Immunity", ancora a firma di Kabat-Zinn, è dell'agosto scorso e dimostra come la meditazione sia un vero e proprio farmaco contro la solitudine degli anziani. Il nuovo studio, invece è stato condotto dai ricercatori statunitensi della Brown University (BU) e pubblicato su "Frontiers in Human Neuroscience". Il team di ricerca, guidato dalla dottoressa Catherine Kerr, assistente professore di Family Medicine presso l'Alpert Medical School e direttore del Translational Neuroscience for the Contemplative Studies Initiative della Brown University, ha indagato gli effetti neurofisiologici della meditazione mindfulness su un gruppo di volontari. Ha scoperto che questa pratica offre un maggiore controllo sui ritmi sensoriali alfa corticali che aiutano a regolare i processi cerebrali e filtrano le sensazioni psico-fisiche, tra cui dolore, ricordi e consapevolezze depressive. La particolarità della pratica, che si basa proprio sulla consapevolezza e la focalizzazione sulle sensazioni corporee e sul respiro, crea una connessione intima tra mente e corpo. Questo continuo focalizzare localizzato sensoriale migliora il controllo su ritmi alfa localizzati nella corteccia somatosensoriale primaria, dove le diverse sensazioni del corpo sono mappate dal cervello. Per chi volesse praticarla, è di vitale importanza imparare a controllare e focalizzare la propria attenzione al momento presente, in modo da sviluppare la capacità di modulare i ritmi sensoriali alfa-corticali che, a sua volta, permette una filtrazione ottimale delle informazioni sensoriali. Questo team è il primo che propone un meccanismo neurofisiologico di fondo che collega direttamente la pratica della consapevolezza mindful con le sensazioni del corpo e il respiro, per il tipo di benefici cognitivi ed emotivi che la mindfulness conferisce. La mindfulness, spiegata da Saki Santorelli (che è uno dei padri occidentali di questa disciplina insieme a Kabat-Zinn, e direttore del Center for Mindfulness all'University of Massachussets Medical School) è la consapevolezza che nasce dal prestare attenzione al momento presente, intenzionalmente e senza giudicare. Consapevolezza è un modo di essere che implica lo stare costantemente in relazione con sè stessi e con il mondo e l'accettare quello che c'è (sia che si tratti di disagio, di sofferenza, di passione o di piacere). Viviamo pensando sempre al passato o al futuro, mentre dovremmo radicarci nel presente, nel "qui e ora", imparando ad accettare noi stessi e a vivere più profondamente le nostre esperienze che sono fatte di sensazioni, di emozioni, di pensieri, di relazioni. L'obiettivo di tutto questo è di ridurre la sofferenza interiore e lo stress. Chi medita impara a controllare quelle sensazioni corporee specifiche che richiedono attenzione, ma anche come regolare l'attenzione in modo che non si sbilanci verso sensazioni fisiche negative come il dolore cronico o la depressione. Gli autori dello studio ricordano poi, che chi si dedica alla meditazione controlla sì quelle sensazioni corporee che necessitano di attenzione ma imparano anche a regolare l'attenzione facendo quindi in modo che non sia troppo sbilanciata verso quelle sensazione fisiche negative come può essere stress o depressione. La medicina ufficiale l'ha ormai sdoganata: la pratica della mindfulness funziona per combattere lo stress e si moltiplicano i gruppi in tutto il mondo (Italia compresa) che la propongono come medicina per guarire le ferite e le sofferenze che le persone si portano dentro e che non sono legate solo a malattie, ma anche al vivere quotidiano. |
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