Le prove scritte del concorso dei docenti, che dovevano svolgersi oggi e domani e sono state rinviate per il maltempo, si terranno subito dopo le elezioni. Tutti gli 88 mila candidati al concorso sono stati raggiunti dalla e-mail ministeriale che avvisava del rinvio, grazie alla totale informatizzazione del concorso.

Lo ha riferito il ministro dell'istruzione, Francesco Profumo, decisione presa perché ci sono undici regioni completamente bloccate per neve e basse temperature ed è una situazione complicata sulla mobilità. Lodevole il fatto che si sia pensato in anticipo ad un rinvio, ovviamente in coda alle prove programmate.

Il Ministero ha comunicato che la sospensione riguarda solo le date dell'11 e del 12, ma che dal 13 in poi le prove si svolgeranno regolarmente. È evidente però che tutto resta da confermare in relazione al meteo. Quando si recupereranno le giornate saltate ancora non è chiaro. Potrebbero essere 'accodate' all'ultima giornata di prove che è il 21 febbraio, ma previa verifica della disponibilità di istituti e docenti in relazione alle imminenti elezioni politiche (24 e 25 febbraio).

Lorenzo Miozzi, presidente dei consumatori , ha dichiarato che sono comunque enormi i danni economici del rinvio per i candidati, dai biglietti low cost per aerei non rimborsabili alle spese per i commissari, spesa che ammonterebbe a circa 3 milioni di euro. Il Codacons, a tal proposito, ha già avviato come sua prassi la raccolta di adesioni per mobilitare un'azione collettiva e chiedere un rimborso minimo di 500 euro a testa per il danno esistenziale subito da ogni concorrente.

Vedremo quale sarà la soluzione che permetterebbe di portare a termine la tornata di prove scritte all'interno del periodo calendarizzato con avviso in Gazzetta Ufficiale, sia per rispettare l'iniziale volontà del Ministro di concludere entro la tornata elettorale e avviare la correzione nel mese di marzo.