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Donna tetraplegica muove braccio robotico grazie al pensiero |
Benessere - Articoli |
Scritto da Giorgia Marchesi Martedì 18 Dicembre 2012 10:27 |
Jan Scheuermann è una donna di 53 anni, tetraplegica da 13 anni, che è riuscita a muovere un braccio robotico controllandolo con il pensiero grazie all'impianto di due mini-sensori nella corteccia cerebrale, è la protesi più avanzata mai progettata. I risultati dello studio, condotti dall'Università di Pittsburgh (Usa), sono stati pubblicati sulla rivista Lancet.
Un centinaio di minuscoli aghi su ogni sensore raccolgono gli impulsi elettrici di 200 cellule cerebrali, che vengono trasformati in comandi per muovere il braccio. Jan è stata infatti in grado di afferrare, muovere e spostare diversi oggetti proprio come con un braccio normale già al secondo giorno di allenamento, e dopo 14 settimane ha acquisito coordinazione e velocità in modo simile a una persona non malata. La sfida più difficile era la costruzione di un algoritmo che lavorasse sulle connessioni cerebrali e le trasformasse in istruzioni per il robot. In tre mesi la donna di 52 anni sulla quale è stato testato, paralizzata dal collo in giù, è stata in grado di completare con successo il 91,6% dei movimenti, con un tempo di trenta secondi inferiore all'inizio del test. Prossimo passo rendere la protesi sensibile al tatto e collegare i pazienti al robot con il wifi. Approfondimenti: The Lancet |
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