DEVOLVI IL 5XMILLE A MAMME DOMANI. AIUTA I NOSTRI PROGETTI. CF: 09390161009 |
Sono sei gli alimenti richi di sale che consumiamo abitualmente |
Benessere - Articoli |
Scritto da Angela Messina Lunedì 12 Novembre 2012 10:05 |
Quando mangiamo stiamo sempre attenti a non abbondare nel sale, ma in realtà non sappiamo che il quantitativo di sale più pericoloso per la nostra dieta lo assumiamo con alimenti che mangiamo comunemente. La lista dei sei cibi pericolosi, è stata pubblicata negli Stati Uniti da due delle associazioni più impegnate a combattere l’uso del sale superfluo, la American Heart Association e la American Stroke Association, che promuovono uno stile di alimentazione sano proprio per preservare dai rischi associati all’alto consumo di sodio: ipertensione, problemi di cuore, ictus.
Nella lista dei cibi troppo ricchi di sale ci sono molti alimenti processati industrialmente, o comunemente acquistati nei negozi e nei supermercati, e nonostante la ricerca sia americana, la lista comprende cibi comunemente consumati in Italia e alla base della dieta mediterranea. Al primo posto troviamo il pane e i suoi derivati, i prodotti da forno. Una fetta, sostengono i ricercatori, potrebbe già contenere il 15 per cento del quantitativo di sale raccomandato al giorno. Al secondo posto si piazzano gli affettati e la carne cotta e tagliata a fette (come il classico tacchino o il roastbeef), acquistata già pronta. Al terzo la pizza: con due fette si arriverebbe già al limite del consumo di sale quotidiano. Il quarto è il pollo arrosto confezionato, acquistato nei supermercati: come nel caso della pizza, si parla di una media tra i vari prodotti da banco analizzati dai ricercatori. Il quinto è tutta la famiglia delle zuppe pronte in scatola. Il sesto e ultimo sono i panini farciti: uniscono insieme il pane e gli affettati, e magari le salse (ketchup, mostarda, maionese) dove il sale regna sovrano. Alla luce di tutto ciò possiamo ben dire che l'eccesso di sale non ha proprio nulla a che fare con l'uso della saliera anzi, le pietanze salate colpiscono senza che i consumatori ne siano troppo coscienti un po’ tutti: sia chi mangia abitualmente a casa e cucina piatti freschi che chi è obbligato ogni giorno a frequentare bar e mense. Il nostro consumo medio di sale è di circa 10-15 grammi al giorno, mentre al nostro organismo ne basterebbero solo 3 grammi. Possiamo fare uno sforzo e ridurre il consumo di cloruro di sodio, salando meno quando cuciniamo ma il vero problema quindi è dato dalla presenza di elevate quantità sale in molti cibi trasformati, preconfezionati, conservati: quantità che può raggiungere anche 50 volte il contenuto naturale di quell'alimento, ma che non viene riconosciuta al gusto per effetto di alcune reazioni chimiche fra sodio e cibo stesso. Approfondimenti: American Heart Association |
Con la collaborazione della BCC di Roma Corso gratuito per bambini di 6/7 anni: laboratorio di pittura creativa a Roma Per i più grandi |