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Il Ministero crea un app per riconoscere i funghi velenosi |
Benessere - Articoli |
Scritto da Angela Messina Mercoledì 24 Ottobre 2012 15:42 |
Gli avvelenamenti da funghi quest'anno sono in crescita e proprio per questo motivo il Ministero della Salute ha creato un opuscolo, scaricabile con un app "Edicola e Salute", sia nella versione per iPad, sia in quella per Android disponibile sul sito del Ministero, con dieci regole per mangiare i funghi in sicurezza .
In meno di tre settimane il centro Antiveleni ha raccolto 250 richieste di consulenze tossicologiche in seguito all'ingestione di funghi, cui sono seguiti alcuni trapianti di fegato e ricoveri di pazienti in condizioni molto gravi. Per questo motivo gli esperti raccomandano di non consumare i funghi raccolti senza averli fatti controllare da un micologo esperto. Per farlo è sufficiente rivolgersi alla propria Asl, sono diversi, infatti, i centri cui ci si può rivolgere per una consulenza gratuita. Oltre alla regola relativa al controllo del micologo, si consiglia di consumarne quantità moderate di funghi, sapendo che in quelli sott’olio si può sviluppare la tossina del botulino, di non somministrare funghi ai bambini e alle donne gravide e di mangiarli solo se ben cotti e in perfetto stato di conservazione. Inoltre meglio consumarli entro 48 ore dalla loro raccolta, tenendoli comunque in frigorifero, sbollentarli prima del congelamento e cucinandoli entro sei mesi, non raccoglierli vicino a strade o centri industriali e non regalare quelli raccolti, se prima non sono stati controllati. Nel caso in cui si presenti vomito, diarrea o altri sintomi di un’intossicazione, è bene contattare immediatamente un centro antiveleni o recarsi al pronto soccorso portando con sé i resti dei funghi, sia cotti che crudi, o gli scarti della loro pulizia. L'intossicazione si può verificare fra le 6-8 ore fino alle 12-24 ore dalla fine del pasto. Il danno è in genere grave, in quanto l’organismo risponde con ritardo all’ingestione delle micotossine che, indisturbate, procedono la loro azione lesiva. Così, al manifestarsi dei primi disturbi, non sempre è facile ricondurre la causa all’ingestione dei funghi e, sebbene possa talvolta risultare possibile, è raro trovare una cura, dal momento che gli organi sono stati già lesi. Nel caso di Amanite falloide, a secondo della costituzione fisica del soggetto, i sintomi possono comparire anche dopo un paio di giorni. Approfondimenti: Ministero della Salute |
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