Più vivace rispetto agli scorsi anni, con due nuovi virus, l'influenza quest'anno costringerà a letto si ipotizza fino a 6 milioni di italiani. Questo è l'immagine della nuova stagione influenzale tracciato oggi dagli esperti riuniti a Milano nel corso di un incontro organizzato da Anifa (Associazione nazionale dell'industria farmaceutica dell'automedicazione).

Il virus dell'influenza, come tutti i virus, tende a modificarsi nel tempo e se il virus A dell’influenza suina H1N1 negli ultimi anni è rimasto sempre uguale, quest'anno è mutato in due nuove varianti, una di tipo B e una di tipo H3N, sconosciute al nostro organismo. Non solo, a colpire gli italiani vi saranno anche altri virus parainfluenzali che provocheranno infezioni del tratto respiratorio molto simili a quelli di un'influenza, anche se meno severi. Quindi saranno almeno tre i virus con cui fare i conti quest'anno.





"I sintomi dell'influenza - spiega Aurelio Sessa, medico di medicina generale e presidente regionale Simg Lombardia - pur variando annualmente le caratteristiche antigeniche dei virus circolanti, sono sempre gli stessi perché sono quelli che permettono ai medici di fare diagnosi: la contemporanea presenza di febbre superiore a 38.5 gradi C a insorgenza repentina, accompagnata da un sintomo respiratorio (tosse, scolo nasale, mal di gola) e da un sintomo sistemico (dolori muscolari e/o articolari, stanchezza, mal di testa)".

Gli esperti ricordano che per risolvere la maggioranza delle infezioni è fondamentale una automedicazione responsabile: seguire l'andamento della malattia senza azzerarne i sintomi e consultare il medico se le cose non migliorano entro 4-5 giorni, attenersi alle istruzioni del foglietto illustrativo (che indica modi, tempi e dosi di impiego), conservare le confezioni in base alle istruzioni d'uso, controllare la data di scadenza e tenere i farmaci fuori dalla portata dei bambini.

Se escludiamo dunque le categorie a rischio, i bambini, gli anziani over 65 e i soggetti con problemi di salute e particolari patologie, per i quali oltre a raccomandare la vaccinazione si tende a consigliare attenzioni maggiori al rischio di contagio e monitoraggio più attento, per tutti gli altri la regola del buon senso, evitando l'abuso di farmaci e ricorrendo ai rimedi "della nonna", è sempre la stessa da rispettare.