La nostra memoria con il passare del tempo altera a tal punto il ricordo degli eventi passati da stravolgere completamente i fatti. Il cervello rielabora a tal punto i ricordi da essere paragonato ad un telefono senza fili, che provvede a mutare ogni volta che richiama alla memoria un evento, tanto che, alla fine, risulterà stravolto rispetto a quello originario. Ricordare un evento vuol dire, paradossalmente, alterarne anche il ricordo originale sulla base di percezioni estemporanee ed elaborazioni che lo "inquinano".

A dirlo è la recente ricerca della Northwestern University pubblicata sul Journal of Neuroscience: ogni volta che ricordiamo un evento lo rielaboriamo trasformando il fatto originale. Ed ogni volta che la memoria torna ad un particolare episodio lo ricorda in base all’ultima elaborazione, distanziandosi sempre di più da quello che è realmente accaduto. Lo studio riporta il lavoro condotto su 12 persone ma la ricerca ne ha coinvolte in totale 70.


Il campione studiato è senza dubbio esiguo ma i risultati sono sorprendenti e sono stati confermati da tutti i soggetti esaminati, una percentuale del 100%. La dottoressa che ha seguito la ricerca, Donna Bridge, ha così commentato "Quando le persone sostengono di ricordare esattamente cosa hanno vissuto mi scappa da ridere"  ed ha aggiunto "La nostra memoria non e' affatto statica. Se ricordiamo un evento alla luce di un nuovo contesto e di un periodo diverso della nostra vita la memoria tende a integrare dettagli differenti e inediti".

Se ci pensiamo bene il nostro modo di pensare cambia ed anche molto con il passare degli anni ed ogni volta che ricordiamo un avvenimento richiamiamo le immagini dell'ultima volta che lo abbiamo ripercorso, ricevendo un'immagine di fatto già alterata di quello che è accaduto. Con il passare del tempo, e con l'aumentare della distanza che ci separa da un evento quindi, il fatto stesso nella nostra memoria si discosta a tal punto dal vero da essere una rielaborazione molto lontana dalla realtà dei fatti. Cambiano i contesti e i parametri di riferimento e di conseguenza cambiamo anche i nostri ricordi.

Il rapporto complesso tra memoria e realtà non riguarda solo l’alterazione, ma persino la cancellazione dei ricordi. Un altro studio infatti, questa volta dell’Università di Uppsala e pubblicato da Science, ha rivelato che gli eventi emotivamente forti possono essere cancellati dal cervello, soprattutto quando ad essere evocate sono sensazioni fortemente negative. Tutto ciò apre importanti prospettive sullo studio del cervello e delle sue capacità di adattamento e rigenerazione.