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Triplica il rischio di emorragia cerebrale per i fumatori
Benessere - Articoli
Scritto da Giorgia Marchesi     Venerdì 31 Agosto 2012 14:16    PDF Stampa E-mail
sigarettaPeggiorano sempre di più le notizie per i fumatori, sembrerebbe infatti che fumare faccia male alla salute del cervello. I ricercatori della Seoul National University Hospital affermano che chi fuma più di 20 sigarette al giorno corre un rischio triplo di emorragia cerebrale in seguito a rottura di un aneurisma.

Lo studio è stato condotto da un team di ricercatori coreani e ha preso in esame 426 casi di emorragie cerebrali, o emorragia subaracnoidea, registrati negli ospedali coreani. Insieme a questi, sono stati presi in esame altrettanti dati riguardanti 426 persone che non erano stati vittima di emorragia e che facevano in questo caso da gruppo di controllo.

emorragia cerebrale e fumo
I partecipanti allo studio avevano un’età media di 50 anni. Di questi, i ricercatori hanno analizzato lo stile di vita, l’eventuale abitudine al fumo e la storia medica. Le informazioni dettagliate ottenute hanno subito permesso agli autori di constatare che tra chi aveva subito un’emorragia cerebrale vi era un numero maggiore di fumatori. Allo stesso modo erano in numero significativo coloro che avevano alle spalle una familiarità di ipertensione o ictus.

Tra le vittime della rottura di aneurisma, quasi il 38% erano fumatori; tra chi apparteneva al gruppo di controllo vi erano stati in seguito casi di emorragia in circa il 24%. I dati, scremati dei fattori confondenti come per esempio la storia familiare, il peso corporeo, lo stress, l’orario di lavoro e l’assunzione di sale, sono risultati comunque a sfavore dei fumatori che continuavano ad avere tre volte più probabilità di subire un’emorragia cerebrale, rispetto ai non fumatori.

Sono buone le notizie, invece, per chi invece ha smesso o intende smettere di fumare, poichè in questo caso, secondo lo studio, il rischio di rottura dell’aneurisma scende del 59% dopo cinque o più anni dalla cessazione, allineandosi a quello di chi non fuma. Tuttavia, avvertono i ricercatori, il fumo può provocare danni permanenti alla struttura delle arterie che rimangono a rischio rottura aneurisma anche dopo aver smesso di fumare, per cui la soluzione migliore resta sempre quella di non fumare proprio.
 

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