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La sigaretta elettronica non danneggia il cuore |
Benessere - Articoli |
Scritto da Angela Messina Lunedì 27 Agosto 2012 11:39 |
Negli ultimi anni, per smettere di fumare, sempre più persone hanno iniziato ad utilizzare la sigaretta elettronica, che sebbene non si può ancora definire una rivoluzione nella lotta al tabagismo, può aiutare i fumatori ad abbandonare un'abitudine che in questo secolo causerà 1 miliardo di morti nel pianeta.
Ormai è risaputo che il fumo provoca problemi cardiaci, ma la sigaretta elettronica che ruolo ha in questo senso? Al Congresso dell'European Society of Cardiology (Esc) che si è svolto sabato a Monaco di Baviera, è stato presentato uno studio su questo prodotto. La ricerca, illustrata da Konstantinos Farsalinos dell'Onassis Cardiac Surgery Center in Grecia, ha misurato la funzione del muscolo cardiaco in 20 fumatori volontari sani 25- 45enni prima e dopo aver fumato una sigaretta vera, e in 22 volontari della stessa età prima e dopo aver aspirato per 7 minuti una sigaretta elettronica. Il risultato ha messo in luce che mentre il primo gruppo mostrava un significativo aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa sia massima che minima, la sigaretta elettronica produceva solo un incremento lieve della pressione diastolica (la minima). Anche all'esame ecocardiografico, mentre chi fumava le sigarette vere presentava significative alterazioni dei parametri che indicano la funzionalità cardiaca, i tabagisti che si erano convertiti alla sigaretta elettronica non mostravano alcuna conseguenza nonostante la piccola dose di nicotina (11 milligrammi/millilitro) contenuta nel liquido del prodotto per ridurre il disagio dell'astinenza. Nel liquido, aggiungono inoltre gli studiosi greci, un laboratorio tossicologico indipendente non ha trovato nè nitrosamine nè idrocarburi aromatici policlinici, principali veleni contenuti nelle sigarette. Il problema riguardo alla sigarette eletroniche è che, pur evitando l’inalazione delle sostanze cancerogene, non ci sono evidenze che l’uso continuativo non conduca a qualche altra patologia. Altre motivazioni che sconsigliano l’uso delle sigarette elettroniche sostengono che in ultimo non siano utili per perdere il vizio. Studi precedenti avevano dimostrato che i dispositivi elettronici dovrebbero essere fumati tutti i giorni da 4 a 12 mesi per ottenere i livelli di sostanze cancerogene presenti in una sola sigaretta. In America, dove è previsto che il prossimo anno il volume di affari raddoppi, la Food and Drug Administration non ha ancora dettato delle norme per il commercio delle sigarette. E d’altra parte è evidente che le sigarette elettroniche funzionano bene come sostitute di quelle vere, perchè hanno la stessa forma e danno le stesse sensazioni, non contenendo le sostanze che creano la dipendenza e i gravissimi problemi di salute. Per questo negli Stati uniti sono già 2,5 milioni le persone che utlizzano le sigarette elettroniche. L’Organizzazione Mondiale per la Sanità ha richiesto che vengano effettuati più studi sulle sigarette elettroniche prima di affermare che non siano nocive per la salute, ma secondo Farsalinos, sebbene la nicotina sia presente nel dispositivo che emette il vapore, la quantità contenuta è decisamente più bassa e inoltre può essere regolata con dosaggi sempre minori. Farsalinos ha conlcuso la sua relazione affermando: “Le sigarette elettroniche non sono una sana abitudine, ma sono un’alternativa più sicura alle sigarette di tabacco”. |
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