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Allarme infertilità, è sterile il 15% delle giovani coppie |
Benessere - Articoli |
Scritto da Carmela Pelaia Mercoledì 13 Giugno 2012 09:00 |
I medici dell'Università La Sapienza ed il Ministero della Salute lanciano l'allarme: la sterilità nel nostro Paese sta crescendo in concomitanza con le malattie dell'apparato riproduttivo. Mai come ora colpisce anche le fasce più giovani della popolazione. Secondo le statistiche ufficiali del ministero, il 15% delle coppie che oggi tenta di avere un bambino risulta essere sterile. Per far capire alle persone l'importanza della prevenzione nei confronti delle malattie a carico dell'apparato urogenitale i due enti hanno avviato il progetto dell'"Accademia della fertilità".
Fino al 17 settembre è prevista la diffusione di approfondimenti clinici su tutti i temi relativi alla sessualità che meritano una conoscenza maggiore. Gli incontri si terranno presso l'auditorium di clinica medica de "La Sapienza". Su 350 milioni di nuovi casi nel mondo dei quali si sa ogni anno dall'OMS, 111 milioni riguardano i ragazzi con meno di 25 anni. La correlazione tra questo fenomeno e la sterilità, è rappresentata dal fatto che molto spesso, sia per la loro caratteristica di assenza di sintomi sia per un "lassismo" cronico di questi ragazzi nel prendersi cura del proprio corpo e nel dedicarsi al "sesso sicuro", queste malattie non vengono curate in modo sufficiente, dando poi adito allo sviluppo di problematiche ben più gravi come quella dell'infertilità. Gli incontri all'Accademia trattano di vari argomenti, dai fattori di rischio concernenti la sterilità fino ad arrivare alla procreazione assistita ed alla crioconservazione dei gameti. Andrea Lenzi, ordinario di endocrinologia alla Sapienza e coordinatore del progetto, dichiara che "ci sono nuovi fattori di rischio dell'infertilità, in particolare l'obesità, i disturbi del comportamento alimentare, alcool, fumo e droghe, il doping usato nelle palestre e gli interferenti endocrini ambientali come i derivati delle plastiche e degli idrocarburi. Tra le donne sono aumentate alterazioni tubariche, malattie infiammatorie pelviche, fibromi uterini, endometriosi, disturbi dell'ovulazione ed ormonali. Tra gli uomini le alterazioni della produzione ormonale che riducono il testosterone e modificano la struttura e la funzione del testicolo, come varicocele, criptorchidismo, malformazioni genitali, infiammazioni dei testicoli e degli epididimi e le patologie prostatiche". |
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