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Si potrà usare un alcaloide del papavero per curare i tumori |
Benessere - Articoli |
Scritto da Carmela Pelaia Venerdì 01 Giugno 2012 14:30 |
La noscapina, isolata dal papavero dell'oppio nel 1817, è usata da almeno cinquant'anni per la sua efficacia come antitosse, mentre i suoi effetti su molti tipi di cancro sono stati invece dimostrati dal 1998 e sono legati alla capacità di bloccare la divisione delle cellule.
Purtroppo fino ad oggi non si conosceva il procedimento per sintetizzare questo alcaloide in modo efficiente ed economico in laboratorio per avviarne una larga produzione, è per questo che lo studio dei ricercatori di York e di Gsk potrebbe rivelarsi molto importante. Gli scienziati, guidati da Thilo Winzer, sono partiti dal papavero dell'oppio della Tasmania, la varietà caratterizzata dai più alti valori di noscapina, e hanno osservato che essa esprimeva un certo numero di geni assenti nei papaveri privi della sostanza. Quindi hanno incrociato le varietà, per comprendere come questi geni venissero ereditati e la risposta è stata tutti insieme. A quel punto il gene è stato isolato e sequenziato. Inaspettatamente, è risultato essere il solo responsabile di tutti i processi di biosintesi della noscapina, ciò significa che se presente in doppia copia nel genoma, porta la pianta a produrre alti livelli di noscapina; se invece ve n'è una sola copia, la quantità di principio attivo prodotta è inferiore. Ian Graham, direttore del centro dell'ateneo inglese, ammette la fortuna sfacciata di questo studio in quanto solitamente ci vogliono anni di ricerca e che "con questa sola scoperta si è ora in grado di realizzare uno schema della via metabolica della molecola. Su queste preziose informazioni, che serviranno per avviare una produzione più efficiente della pianta e della noscapina, potrà contare un domani la lotta ai tumori. Le basi di questa idea sono spiegate su Science, in uno studio del Centre for Novel Agricultural Products dell'Università di York e dei laboratori australiani della farmaceutica GlaxoSmithKline; in particolare vi sono descritti il meccanismo e i geni grazie ai quali il fiore dell'oppio (Papaver somniferum), |
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