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4-5 maggio: Simposio Internazionale sulle nuove vie complementari della terapia dell'asma |
Benessere - Articoli |
Scritto da Carmela Pelaia Lunedì 07 Maggio 2012 10:35 |
Il 4-5 maggio si è tenuto a Predoi (BZ), il comune più a nord d'Italia, nel verde smeraldo delle stupende Valli Aurine, il 1° Simposio Internazionale sulle 'Nuove vie complementari della terapia dell'asma bronchiale' a cui ha partecipato la nostra redazione, con l'obiettivo di promuovere il dialogo tra studiosi e scienziati per tracciare nuove terapie naturali per curare l'asma bronchiale: prende forma così la speleoterapia, che racchiude i benefici di aria-acqua-clima montano, all'interno della montagna nella miniera di rame di Predoi dismessa dal 1971.
Dal 2003 la Galleria Climatica del Predoi è visitata da 8000 persone all'anno, unica nel suo genere in Italia, ed è in attesa del riconoscimento ufficiale dal mondo medico come terapia curativa. La speleoterapia consiste così nell'addentrarsi in miniera, con temperatura costante di 10°C satura di umidità al 100%, scaldata a 37°C, la quale forma un vapore acqueo che entrra nei polmoni e, ripetendolo per 2 ore al giorno per 3 settimane, i bronchi si rigenerano, si riducono i sintomi e si eliminano gli effetti collaterali, motivo per cui è particolarmente consigliata ai bambini. Il professor Peter Deetjen, luminare della comunità scientifica internazionale, spiega che vari studi dell' OMS dicono che nel mondo circa 300 milioni di persone soffrono di asma, il 50% della popolazione è predisposto ad allergie e il 25% è destinato a svilupparle (il 10% sono bambini). Ma come avviene l'asma? Il nostro organismo viene protetto dagli allergeni, spiega il Professore, dalla pelle 1,7 metri quadri) e dalla membrana dei polmoni, ma in caso d'asma si perde una parte di cellule, si rimpicciolisce il lumen e si forma il muco impedendo una buona respirazione. Ma grazie alle medicina moderna si può intervenire col cortisone e farmaci affini, i quali però comportano effetti collaterali anche pesanti, quindi sarebbe bene intervenire sulla prevenzione. Molto interessanti i feedback dei pazienti asmatici che hanno usufruito della speleoterapia nella Galleria Climatica, hanno raccontano di una riduzione degli attacchi e della terapia farmacologica, maggior difese immunitarie, miglior equilibrio psico-fisico, i bambini beneficiano maggiormente della terapia perchè i bronchi non sono anocra ben formati e sono più ricettivi. I pazienti allergici invece hanno riportato un miglioramento dell'olfatto, riduzione dei polipi nasali, benessere generale. Tra gli altri, Paola Ribon ha riportato la sua esperienza personale, asmatica da quando aveva 10 anni, passata per cure cortisoniche, antistaminiche e farmacologiche, decide di provare la speleoterapia delle Valli Aurina e Tures, dal 2009 è guarita, non ha più avuto quella 'fame d'asma' che gli asmatici conoscono tanto bene. Alla mia domanda al professor Deetjen riguardo la speleoterapia in donne in gravidanza, ha risposto che non c'è nessuna controindicazione. Al Simposio hanno partecipato anche il dottor Hartl, Ritter, Eder, Bettani, il Sindaco di Predoi, l'Assessore al Turismo Stefan Auer, sponsorizzato dall'Amministrazione delle Miniere, il comune di Predoi, Valle Aurina e Tures, Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, Agenzia Viaggi Oberhollenzer. Il simposio si è tenuto nella regione più dinamica dell' Alto Adige, comprensorio di 84 montagne oltre i 3000 metri all'interno del più grande parco naturale europeo Vedrette, 850 chilometri di passeggiate, il Centro climatico di Predoi, 120 sorgenti e tante altre meraviglie. Tredici Comuni e 450 alberghi riuniti in un Consorzio per valorizzare questo gioiello incastonato tra i ghiacciai e riportare i turisti ad una dimensione più salutare, dimostrando che la terra, se ben curata e amata, restituisce con altrettante risorse. L'ospitalità è discreta ed elegante, a cominciare da Stefan Auer, Tourism Manager delle Valli, agli albergatori, alla gente del luogo, che ti porta a dire: Valli Aurine, Ich liebe Dich. La seconda parte del Simposio si è svolta a Lutago (BZ) con la partecipazione di illustri professori e specialisti del campo. Michael Leichsenring, medico allopatico pediatrico, definisce i criteri necessari a riconoscere una terapia medica: stabilire parametri a priori, arruolare i pazienti in modo casuale e dividerli in gruppi, gli effetti terapeutici devono valere in qualunque luogo, numero di pazienti adeguato al numero di test. Lo studio sulla speleoterapia della miniera del Predoi è stato svolto su 120 bambini dai 4 ai 10 anni da asma bronchiale divisi in un gruppo di controllo (mai entrato nella Galleria Climatica ) e un altro che ha effettuato una spirometria, 3 settimane di trattamento in galleria e controlli successivi: è stata controllata la quantità di aria inspirata, attacchi di tosse, valutazione di sintomi da parte dei genitori e dei medici con relazione su diari. Nei bambini i sintomi asmatici sono differenti, ma è stato notato che in coloro con problemi gravi il miglioramento è stato maggiore. Il dottor Leichsenring spiega che, grazie a questi studi specialistici, la speleoterapia porta al 100% di miglioramenti salutari, considerando che anche le persone affette da claustrofobia sono riuscite ad adattarsi alla miniera. La dottoressa Barbara Pasqualoni, pediatra a Bressanone (BZ), spiega che bisogna esercitare un controllo sull'ambiente, sullo sviluppo degli allergeni, monitoraggio medico e far frequentare ai bambini la scuola di asma, insegnare come utilizzare gli inalatori (diversi a seconda dell'età), le posizioni corporee che agevolano la respirazione dando forza al torace. Sicuramente il fatto di vivere ad alta quota (oltre 1500 metri) aiuta a sviluppare difese immunitarie contro gli allergeni considerando che molti non sono presenti, come gli acari della polvere. Molto interessante sarebbe poter usufruire dei benefici effetti provocati dalla Cascata-terapia, nuova alternativa terapeutica in fase di sperimentazione in Germania, come spiega il professor Harlt, sfruttando le microbollicine di vapore acqueo che si formano quando il getto d'acqua s'infrange sul suolo, ricche di iodio. In questi anni sono molte le nuove terapie per la cura dell'asma che si spingono verso lo sfruttamento di risorse naturali che il nostro pianete ci offre, sarebbe lodevole che tutti potessero beneficiarne se il Servizio Sanitario Nazionale le riconoscesse come terapie curative ufficiali. |
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