Il caffè è ormai da tempo diventata una preziosissima bevanda che oltre a dare una marcia in più quando serve in qualsiasi momento della giornata, ha altri "poteri" che gli studi giorno dopo giorno mettono alla luce: l'ultima scoperta rivela che il caffè riduce i rischi di diabete di tipo 2, questo perché pare che inibisca una sostanza legata a questa malattia.

Lo studio, condotto dai ricercatori cinesi della Huazhong University of Science and Technology di Wuhan e pubblicato sul Journal of Agricultural & Food Chemistry, rivela che ogni tazza di caffè in più riduce del 7% il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 e il merito di ciò sarebbe da attribuire ad una sostanza chiamata amiloide islet polipeptide, che provoca disfunzioni a carico del pancreas ma che la caffeina sarebbe in grado di inibire.

L'azione della caffeina contro il diabete di tipo 2 era già comunque nota grazie ad un altro studio della University of California di Los Angeles (Usa), pubblicato sulla rivista Diabetes: in questo caso però la sostanza protagonista era la glicoproteina plasmatica SHBG, conosciuta anche come "sex hormone–binding globulin".

Tale sostanza, impiegata nel trasporto degli ormoni sessuali nel sangue quali, testosterone ed estrogeni, regola l'attività biologica di tali ormoni nel corpo già noti per avere un ruolo fondamentale nella prevenzione dello sviluppo del diabete di tipo 2: inoltre, in passato la caffeina era già stata indicata tra le sostanze neuro protettive, soprattutto nella prevenzione del Parkinson e dell'Alzheimer.

In conclusione, si tratta di meccanismi complessi ma nello stesso tempo di fondamentale importanza che gli scienziati continuano a studiare per capirne meglio la funzione e cercare di trovare un metodo sicuro e semplice per migliorare la salute dell'uomo: c'è da sottolineare però che, gli studiosi raccomandano di non esagerare con i consumo di caffè, questo perché non ha solo effetti benefici, ma anche molti effetti collaterali.