Nonostante i prezzi aumentino, e con essi anche la consapevolezza del danno provocato al proprio organismo, continua ad aumentare il numero di persone che decidono di intrattenersi fumando una sigaretta, soprattutto tra le appartenenti al gentil sesso.

Sempre più sigarette in bocca alle donne, dunque, e sempre più casi di cancro ai polmoni per giovani, mamme e nonne: dal 1990 si registra un costante +2% all'anno, per un 40% nel corso degli ultimi 20.

Le fumatrici in Italia sono oltre 5 milioni, e nel solo 2011 sono stati registrati 9500 nuovi casi di donne (su un totale di 38mila casi) con tumore ai polmoni. Complice anche l'invecchiamento della popolazione, il numero di casi di tumore sono destinati ad aumentare ulteriormente. 

Inoltre, sottoliena Claudio Iacono, presidente della Fondazione Aiom - Associazione Italiana Oncologia Medica - il fumo contribuisce all'insorgenza anche degli altri tumori, da quello alla mammella a quello al colon retto. 

La diffusione della malattia tra le donne sta anache cambiando le cellule tumorali, rendendole sempre più adatte all'organismo femminile. Questo, continua Iacono, vuol dire che la formazione dei vecchi oncologi non è più adatta, o almeno non del tutto. La soluzione, quindi, è puntare sui giovani e nuovi oncologi.

Nasce così un nuovo progetto che metterà a disposizione borse di studio e stage rigorosamente sul territorio italiano. L'iniziativa, appena presentata al'Agenzia Italiana del Farmaco dalla Fondazione Aiom partirà a gennaio 2012. L'obiettivo è formare nuovi medici e, soprattutto, evitare che portino il loro contributo all'estero, invece che al loro Paese nativo, solo per mancanza di fondi e riconoscimenti.

Le borse di studio riguarderanno i tumori più diffusi: quello al polmone, quello al seno e quello al colon retto, che nel 2011, insieme, hanno fatto più di 68 mila morti, il 39% del totale dei decessi per tumore.