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Aumenta il rischio d'infarto per lo smog |
Benessere - Articoli |
Scritto da Angela Messina
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![]() Gli Studiosi hanno confrontato il numero di attacchi miocardici registrati tra il 2003 e il 2006 e il rispettivo livello di smog di quei giorni. Le sostanze disperse nell’aria e che costituiscono lo smog, il particolato PM10, l’ozono, il monossido di carbonio, l’ossido di azoto e quello di zolfo incidono sulle probabilità di avere un infarto. Questo accade, però, solo nelle prime 6 ore dopo l’esposizione mentre nelle successive si verifica un effettivo decremento. ![]() Dati OMS dicono che solo nelle città della pianura padana il numero di morti da smog potrebbe superare i 7000 l'anno. Inoltre sempre per l'OMS ogni cittadino perde in media 9 mesi di vita per esposizione al particolato. L'impatto dello smog sulla salute si traduce in morti premature, malattie croniche e acute, diminuzione dell'aspettativa di vita e della capacità produttiva, migliaia di ricoveri ospedalieri. Il rapporto tra inquinamento atmosferico a salute cardiaca non è però ancora del tutto chiaro, spiegano i ricercatori: mentre, infatti, è ormai riconosciuto il legame tra emissioni inquinanti e morte prematura per malattie cardiache, meno evidente risulta invece il legame tra alti livelli di inquinamento e il rischio di infarto. Nonostante infatti i risultati rilevati tra l'inquinamento e il rischio infarto entro le prime sei ore dall'esposizone, infatti, Bhaskaran tiene a precisare invece che il numero di attacchi di cuore riscontrati dopo le prime sei ore dall'esposizione è risultato inferiore al previsto. |
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