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Parto cesareo e intervento al cuore: salve mamma e bambina |
Benessere - Articoli |
Scritto da Martina Paolucci Mercoledì 21 Settembre 2011 10:45 |
La felice storia ha avuto luogo all'Ospedale di Teramo lo scorso fine settimana, nella notte tra venerdì e sabato. Veronica, la mamma, incinta di otto mesi, è stata improvvisamente colpita da un aneurisma dissecante dell'aorta ed ha costretto i medici a scegliere il ricovero e l'intervento immediato. Poco primi, però, che i cadiochirurghi potessero intervenire, un'altra buona notizia ha allietato e (parzialmente) tranquillizzato parenti e amici: con un parto cesareo, Veronica aveva dato alla luce la sua bambina di tre chili e mezzo.
La 32enne abruzzese, protagonista di quello che anche i medici chiamano quasi miracolo, si è sentita male mentre era in ufficio, forti fitte alla schiena che non accennavano a diminuire di intensità. Veronica, dopo aver valutato l'ipotesi che la colpa potesse essere dell'aria condizionata, ha chiamato il 118 e i soccorritori accorsi sul posto l'hanno accompagnata subito all'ospedale più vicino, quello di Atri. Qui i medici, constatato che la situazione era molto più grave di quello che tutti potessero pensare, hanno disposto il trasferimento d'urgenza al più grande e attrezzato Ospedale di Teramo. Quarantotto km di distanza in attesa di un riscontro della diagnosi, confermata poi con un ecocardiogramma. Aneurisma dissecante che esige un intervento più che tempestivo. I medici non vogliono perdere nè la mamma nè l abambina, per cui decidono di intervenire prima sull'una poi sull'altra. Ad assistere al "miracolo", una squadra composta da 15 persone tra cardiochirurghi, ginecologi, pediatri, anestesisti, tecnici e infermieri. Il personale sanitario ha lavorato utilizzano lo spazio di due sale operatorie, tante erano le figure necessarie alla perfetta riuscita dell'intervento. Poco prima della mezzanotte la squadra ginecologica, guidata da Luciano Gennaccaro, ha dato alla luce la bambina con un parto cesareo. Subito dopo sono intervenuti i cardiochirurghi, capitanati da Alessandro Mazzola, sono andati a operare il cuore di Veronica, sostituendo la valvola aortica e l'aorta ascendete con un tubo necessario a reimpiantare le arterie coronariche. Applausi da stadio per l'intervento riuscito e la nascita di una nuova vita, medici soddisfatti per aver salvato una mamma e una piccola bimba. Un evento che non capita tutti i giorni, anzi, come psiega Mazzola, un intervento che lui, chirurgo da trent'anni, non aveva mai effettuato. Una situazione, sottolinea Mazzola, che dal 1983 ad oggi si è verificata solo 40 volte, durante le quali la dissezione aortica nel 30% dei casi ha portato alla morte del feto e nel 15% alla morte della madre. Veronica invece sta bene, è stata già trasferita dalla rianimazione alla cardiochirurgia, ma purtroppo non ha potuto ancora abbracciare sua figlia che, al momento, può ammirare solo in fotografia. Veronica, però, attende con ansia il momento in cui potrà stringerla tra le braccia e, intanto, a ringraziato tutto il perosnale per medico per aver reso possibile la riuscita di questo non comune intervento. |
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