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Colpa del cervello se non si riesce a dimagrire: le cellule mangiano se stesse |
Benessere - Articoli |
Scritto da Martina Paolucci
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![]() La verità è che non è tutta colpa vostra, o meglio, non è tutta colpa della vostra ragione. Sì, perchè da quanto hanno scoperto i ricercatori dell'Albert Einstein College of Medicine di New York, il nostro cervello, quando messo a regime, "impazzisce" e induce i neuroni dell'ìpotalamo, affamati, a mangiare se stessi. In questo modo, il cervello sente nuovamente e più pungente lo stimolo della fame e finisce per chiedere più cibo. ![]() Il processo in questione è denominato "autofagia", e prende avvio proprio dalla fame, dalla sensazione di non essere mai abbastanza sazi. Quando le scorte di grassi diminuiscono, infatti, il cervello avverte la carenza di cibo e ripiega sull'ingerimento delle cellule. Come chiarisce Singh Rajat, responsabile della ricerca newyorkese, l'autofagia è un processo metabolico essenziale per ogni cellula che è parte anche nel sistema di regolazione dell'appetito. L'esprimento americano è stato svolto su cave da laboratorio e, attraverso di esse, si è potuto notare come lo stimolo della fame spinga le cellule cerebrali deputate al controllo della fame a mangiare se stesse. In questo modo si provoca un nuovo rilascio di grassi che va nuovamente a stimolare l'appetito e a mettere a dura prova la nostra forza di volontà. Secondo i ricercatori, inoltre, i risultati ottenuti in laboratorio potrebbero spiegare i cambiamenti del metabolismo che si susseguono nell'individuo dove, con l'avanzare dell'età, l'autofagia si va riducendo. Attenzione a non bloccare il processo, però: potrebbe venire meno un ottimo strumento contro sovrappeso e obesità. |
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