La Celiachia, ossia l'intolleranza al glutine, è un disturbo che riguarda sempre più persone e il male peggiore è che la maggior parte di loro non sanno di esserne affetti. Si parla infatti del 90% di malati che ignora di avere questa intolleranza, cosa più grave se riguarda i bambini. La celiachia va, infatti, bloccata il prima possibile facendo evitare al paziente i cibi che contengono glutine.

Un bambino che ignora questa malattia, può subire danni nella crescita oltre che avere problemi di malassorbimento intestinale. Proprio per cercare di diagnosticare in tempo la Celiachia, è stato ideato un test non invasivo sulla saliva e che è già stato sperimentato su 7000 bambini fra i sei e gli otto anni per diagnosticare i casi incerti. Il test individua gli anti-transglutaminasi tipici della celiachia e nei casi di test diagnosticati, si è poi avuta conferma dall'endoscopia.

La ricerca in questione è stata portata avanti dai pediatri dell'Uuniversità di Roma La Sapienza, con a guida la responsabile del Centro Celiachia Margherita Bonamico. I bambini celiaci sono stati poi seguiti per tre anni attraverso una giusta dieta per vedere se questa era adatta e se i bambini riportavano danni alla crescita.

I risultati presentati a Chicago durante la Digestive Disease Week, mostrano come l'1,3% di bambini soffra di celiachia: uno su tre soffre della forma tipica dell'intolleranza, mentre per i restanti si tratta di una forma silente che non mostra sintomi. Proprio per questi dati, si è anche parlato di uno screening da avviare a livello nazionale.