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Costruita la proteina per il vaccino universale |
Benessere - Articoli |
Scritto da Martina Paolucci Venerdì 15 Luglio 2011 11:00 |
Merito ancora agli italiani per l'ennesima scoperta estiva in materia di salute: questa volta protagonista è una proteina che potrebbe essere la chiave che porterà allo sviluppo di un vaccino universale contro tutti i ceppi di meningococco. La scoperta è merito di un team di ricercatori della Novartis Vaccines di Siena che, in collaborazione con l'Università della cittadina toscana hanno messa a punto una proteina chimerica che riesce a stimolare la reazione immunitaria contro tutte le varianti del batterio.
La procedura utilizzata potrà essere d'esempio per la composizione di altre cure e vaccini contro agenti patogeni che, mutando rapidamente, resistono a tutte le nuove cure, impedendo la messa a punto di un vero e proprio vaccino. Il vaccino cosiddetto "universale", insomma, potrebbe essere la chiave di volta dello studio di malattie pericolose come la meningite e l'inizio di un nuovo metodo scientifico. I risultati della ricerca sono stati pubblicati da Science Transnational Medicine, che riporta tutti i dettagli del procedimento seguito. La proteina chimerica che permette l'universalità del vaccino è stata progettata in laboratorio relativamente alle informazioni ottenute dallo studio del patrimonio genetico del meningocco di tipo B, che è in Italia uno dei più comuni della famiglia dei meningococchi. La proteina è stata identificata con la tecnica della reverse vaccinology, un procedimento che parte dalla decodifica del genoma dell'agente patogeno selezionando quali delle proteine presenti possono risultare più efficaci della costituzione del vaccino. La proteina in questione è stata denominata H binding protein (fHBP): ha grande capacità di stimolare la risposta immunitaria dell'organismo (proprietà antigenica) ma, purtroppo, varia a seconda del ceppo di meningococco preso in considerazione. Lo studio in laboratorio ha portato all'identificazione di 3 diversi varianti antigeniche nel panorama molto più ampio di 2000 ceppi di meningococco di tipo B. La proteina chimerica ricostruita è in realtà la sintesi delle 3 varianti identificate, garantendo così la massima copertura protettiva contro il batterio. La peculiarità della scoperta, infatti, è di rendersi particolarmente utile per la messa a punto di vaccini contro malattie i cui agenti patogeni mutano tanto rapidamente da essere immuni troppo presto alle cure studiate. Lucia Banci, ordinario di Chimica Generale e Inorganica dell'Università di Firenze spiega: “Questo approccio basato sulla struttura permette di disegnare vaccini ad ampio spettro non solo nel caso del meningococco B: si tratta infatti di un approccio del tutto generale che può essere strategico anche nello sviluppo di vaccini contro patogeni con un alto livello di variazione antigenica”. La strada perchè il vaccino venga creato è ancora lunga, ma di certo il passo in avanti è notevole. Ci vorranno anni, spiega Rino Rappuoli, responsabile mondiale della Ricerca Novartis vaccines, ma i risultati raggiunti attualmente possono vantare una notevole importanza. |
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