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Sclerosi Multipla: è italiana la scoperta del funzionamento della mielina |
Benessere - Articoli |
Scritto da Martina Paolucci Giovedì 16 Giugno 2011 09:30 |
Nuovi passi avanti per la ricerca scientifica che oggi presenta una ricerca che va ad aggiungere un tassello alla complicata diagnosi della Sclerosi Multipla. Lo studio in questione è stato effettuato dai ricercatori del San Raffaele di Milano in collaborazione con la New York University e l'Hospital for Special Surgery sempre della Grande Mela, e va ad aumentare il pacchetto di conoscenze relative al processo di mielizzazione che è alla base della patologia. Gli esiti sono stati pubblicati sulla rivista Nature Neuroscience, e potrebbero rivelarsi utili, in futuro, nel trattamento dei pazienti affetti da questa grave patologia.
La Sclerosi multipla, infatti, insorge quando la mielina, ossia la guaina che protegge i nervi, viene attaccata dallo stesso sistema immunitario che la riconosce come simile ad eventuali agenti patogeni contro i quali si è precedentemente scagliato. Questo genera infiammazioni e perdita di parti di questa protezione, con conseguenti seri problemi per i nervi che sono impossibilitati a trasmettere gli impulsi. La mielina, nota anche come "sostanza bianca" del sistema nervoso, è una membrana altamente specializzata che avvolge le fibre nervose nel sistema nervoso centrale e periferico ed è necessaria affinchè gli impulsi nervosi viaggino nel nostro corpo: la conduzione diventa 100 volte più lenta rispetto al normale quando la mielina è assente. Come spiegano i ricercatori, alterazioni nel grado di mielinizzazione posso portare fino alla morte neuronale e, quindi, all'invalidità permanente. Un precedente studio aveva individuato un fattore di crescita della guaina mielinica, la Neuregulina 1 di tipo III, che funziona come un interruttore generale della mielinizzazione e determina la quantità di sostanza bianca che si forma attorno ai nervi. Lo studio odierno prosegue su questa linea individuando un'altra molecola, la TACE (Tumor necrosis factor Alpha-Converting Enzyme) che agisce sulla Neuregulina 1 di tipo III regolandone l'attività e il funzionamento. La ricerca è stata resa possibile dalla borsa di Ricerca Senior "Rita Levi Montalicini" della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla, ed è stata compiuta all'interno dell'Istituto di Neurologia Sperimentale appositamente creato, diretto da Giancarlo Comi dell'Ospedale San Raffaele. Questo nuovo laboratorio, il primo finanziato dall'AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), è interamente votato allo studio dei processi di mielizzazione e remielizzazione, fondamentali per la lotta alla Sclerosi. |
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