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Per vivere a lungo, mangiare carote! |
Benessere - Articoli |
Scritto da Martina Paolucci
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![]() La ricerca è stata condotta dal Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta, Stati Uniti, ed è stato pubblicato da Archives of Internal Medicine. L'analisi effettuata ha coinvolto ben 15mila adulti nei quali, in particolare, si è andati a studiare la presenza e il funzionamento non tanto del noto beta carotene amico dell'abbronzatura, bensì dell'alfa carotene, carotenoide con stessa struttura chimica del primo di cui sono ricche le carote così come piselli, fagiolini, zucche, broccoli, albicocche e altri ortaggi da radice. ![]() I 15mila esaminati fanno parte di un vasto studio di sorveglianza, il Third National Health and Nutrition Examination Survey, sono stati sottoposti inizialmente a valutazione medica e prelievo ematico, per poi essere monitorati per un periodo di 12-18 anni. Per quanto riguarda l'alfa carotene, i risultati hanno mostrato come ad alti livelli di questo carotenoide corrisponda un basso tasso di mortalità, in particolare se parliamo di malattie cardiovascolari e tumori. Il merito andrebbe a questo carotenoide che avrebbe grande capacità antiossidante, efficace nel contrastare i radicali liberi che favoriscono lo sviluppo di malattie croniche. Sarebbe addirittura più efficiente del beta carotene nell'inibire la crescita di alcune cellule tumorali. Lo studio si rivela importante in quanto fornisce un altro buon motivo per completare la propria dieta quotidiana con buone quantità di frutta e verdura che, come tutti sanno, possono vantare un concentrato di meriti rispetto alla cura della nostra salute. Inoltre, la scoperta dell'alfa carotene potrebbe compensare l'amara realtà che, in realtà, il beta carotene non è poi così utile alla nostra abbronzatura. Marcello Monti, responsabile di Dermatologia dell'Istituto clinico Humanitas di Milano, smentisce l'utilità del beta carotene: non protegge dai raggi solari perchè rimane nel derma, e non nell'epidermide, la parte più esterna della pelle quindi anche la più colpi dai raggi ultravioletti. Insomma, attenzione a considerare il beta carotene come un abbronzante. Questa funzione spetta ai pigmenti di melanina la cui formazione viene stimolata dal sole. |
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