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La bilancia nemica del dopo Pasqua |
Benessere - Articoli |
Scritto da Martina Paolucci Mercoledì 27 Aprile 2011 12:00 |
Passati i giorni di Pasqua e Pasquetta, uno dei gesti più comuni dei giorni seguenti è salire sulla cara vecchia bilancia che ci scruta imperterrita da terra. Gli stravizi dei giorni festivi di certo non la lasciano indifferente, e fanno nascere nella nostra mente quel senso di colpa che porta anche a scelte sbagliate fatte per compensare gli eccessi. Antipasti a base di salumi, pizzette, fritture e tartine, primi di pasta all'uovo, tagliolini, lasagne e chi più ne ha più ne metta, abbacchio al forno con le patate arrosto magari e, dulcis in fundo, colomba pasquale e uova di cioccolato. Il tutto ben condito e accompagnato da un buon bicchier di vino prima e di spumante in conclusione.
La stima parla di un aumento di peso procapite di circa 1,5 kg che, per chi ha un metabolismo attivo, rimane facilmente smaltibile osservando alcune piccole regole nei giorni successivi, mentre per chi ha già problemi di pesoforma, può essere l'ennesimo chilo di troppo difficilissimo da smaltire. Federalimentari e Coldiretti, nei giorni successivi alle festività, calcolano l'ammontare degli acquistti fatti per soddisfare i nostri palati: si parla di 3 miliardi di euro spesi in prodotti alimentari da metter in bella mostra sulle nostre tavole. A parere loro, abbiamo consumato 13mila tonnellate di salumi, accompagnate da tanto pesce per il venerdì santo, abbiamo ingurgitato due etti e mezzo di agnello a testa e utilizzato ben 350 milioni di uova, e digerito 11mila tonnellate di cioccolata. Con tutto questo ben di Dio, va proprio detto, il nostro peso forma non poteva non risentirne. Michele Carruba, direttore del Centro di studio e ricerca sull'obesità dell'Università di Milano, spiega come, di per sè, un aumento di un chilo segnato dalla bilancia non sia preoccupante in quanto, per le persone senza problemi di linea, recuperare gli eccessi è semplicissimo, quasi spontaneo, con un pò di attività fisica e un certo riguardo a tavola. Il problema è per chi è già in sovrappeso, dove la difficoltà di smaltire il grasso già accumulato in precedenza non è di certo alleggerita da ulteriori abbondanze. Un tempo le tavoli pasquali erano copiose e ben imbandite perchè compensavano il digiuno del venerdì santo e la magra dei venerdì quaresimali. Oggi invece finisce semplicemente per aggiungersi ad altri pasti sicuramente non parchi. E allora, come combattere l'aumento di peso? Innanzitutto, un pò di attività fisica non fa mai male, a maggior ragione dopo le festività. E quindi camminare molto, bere molta acqua, che aiuta a depurare il corpo, e ridurre le porzioni almeno nella settimana corrente così da riequilibrare con ciò che di troppo si è assunto nei giorni precedenti. |
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