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Non sottovalutare il sole: quello primaverile è dannoso quanto quello estivo |
Benessere - Articoli |
Scritto da Martina Paolucci Mercoledì 27 Aprile 2011 10:43 |
Passate le vacanze pasquali, la mente (ed il corpo) si lasciano già trasportare verso le prossime ferie. Il mare limpido e la spiaggia affollata, la distesa verde di campagna, il silenzio di una cima montuosa magari ancora ghiacciata. Ma il padrone incontrastato nei mesi a venire è il sole.
Da anni si parla della pericolosità di un'esposizione sregolata ai raggi ultravioletti e, per prevenire i problemi da questi causati, le case farmaceutiche e di cosmetici propongono prodotti sempre più poliedrici e sicuri. Ma questo non basta. Questi prodotti vanno applicati e con grande cura, ma soprattutto bisogna essere accorti durante tutte le ore della giornata. Aprile, i primi caldi, le prime belle lunghe giornate sono infatti il momento migliore per pregiudicarsi l'estate e l'avvenire. Il monito che arriva oggi è molto importante: non sottovalutare il sole primaverile perchè ha la stessa intensità di quello d'agosto. Non ci resta che una cosa: seguire pochi consigli molto utili a evitare eritemi e scottature precoci. E' ormai risaputo che il sole, se non attentamente affrontato, può causare gravi danni alla salute della pelle, invecchiandola precocemente. Questo perchè i raggi ultravioletti che emana sono estremamente pericolosi per una pelle non abituata e non protetta. I raggi Uvb sono quelli che causano le scottature e le irritazioni cutanee mentre i raggi Uva, ancor più pericolosi, riescono a penetrare nel derma e possono causare danni irreversibili, melanomi e intolleranze solari. Attenzione soprattutto ai bambini: è dimostrato che una cattiva esposizione nei primissimi anni di età può portare ad un aumento sostanziale dei melanomi in età adulta: fino ai sei anni è necessaria una protezione assoluta del bambino, non solo con creme solari ma anche con maglietta (possibilmente scura e a trama fitta) e cappellino. Il primo e più importante consiglio resta un'esposizione graduale soprattutto al primo sole, con tempi ridotti che aumentano man mano che la pelle si è abituata. Per il resto, corrono in nostro aiuto le creme solari, e i cosmetici che contengono filtri e SPF, Sun Protection Factor. I filtri possono essere fisici o chimici: i primi, ad esempio ossido di titanio e zinco, riflettono le radiazioni e sono particolarmente indicati per gli allergici, i secondi invece proteggono dai raggi ultravioletti. I solari migliori li contengono entrambi così da garantire una protezione a 360°, anche contro gli Uva. La crema andrebbe spalmata mezz'ora prima dell'esposizione per permettere agli agenti chimici di essere assorbiti, e soprattutto andrebbe usata anche se si è all'ombra in quanto i raggi ultravioletti penetrano comunque, anche se non ce ne accorgiamo. Bisogna poi ricordare che ogni persona può essere classificata secondo 4 fototipi, che dipendono dalla quantità e dalla qualità di melanina nella pelle. Si scelgono i solari secondo il fototipo a cui si appartiene, con protezione più o meno alta rispetto alle proprie necessità: si va da un 8/15 per le protezioni minori fino ad un 50+ che corrisponde alle vecchie creme "a schermo totale". Gli ultimi consigli, infine, sono anche i più semplici: fare attenzione alle superfici riflettenti, come specchi d'acqua, neve o sabbia e non esporsi nelle ore centrali della giornata, da mezzogiorno alle 3. E attenzione alla primavera: la pelle va protetta di più proprio perchè è ancora impreparata. |
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