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Il cancro nelle donne: aumenta la sopravvivenza delle pazienti e non rinunciano alla maternità |
Benessere - Articoli |
Scritto da Maria Ida Longo Giovedì 10 Marzo 2011 12:59 |
Fortunatamente oggi sempre più persone riescono a guarire da un tumore, basti pensare che l'aumento della sopravvivenza in Europa a 5 anni dalla diagnosi di tumore è del 5% per gli uomini, per le donne del 7% sul totale dei casi, mentre per il solo tumore al seno si è passati dal 74 all'83%, per i tumori ovarici invece si passa da un 20% di qualche decennio fa ad un del 30-40% : questo grazie alle nuove cure scoperte, ma anche alla tanta informazione che c'è per prevenire questo tipo di malattia ma anche per scoprirla precocemente.
Fare i controlli come pap test e radiografie è importantissimo per poterli diagnosticare precocemente e quindi curarli, questo è appunto il metodo migliore per far sì che si intervenga prima che il cancro possa degenerare e diventare più grave: questo è il punto della situazione fatta stamattina nel corso dell'incontro tenutosi all'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, intitolato ''L'immagine ritrovata: la centralità della vita delle pazienti''. Inoltre, uno studio condotto dai ricercatori dello stesso Istituto Romano e pubblicato su "Clinical Cancer Research", ha gettato nuova luce sui meccanismi molecolari che causano la chemio-resistenza nei tumori ovarici.: i risultati dello studio indicano che, il farmaco zibotentan, agendo da inibitore di un recettore, riesce a ripristinare la sensibilità ai chemioterapici nelle recidive di carcinoma ovarico chemio-resistenti e a mandare così in morte cellulare le cellule cancerose. Il farmaco,somministrato con paclitaxel e carboplatino renderebbe al terapia dinuovo efficace: Nicoletta Colombo, direttore dell'Unità di ginecologia oncologica all'Istituto europeo di oncologia di Milano, dichiara che questi dati sono molto interessanti ma ancora in via di sperimentazione, in quanto si tratta di dati preclinici e bisogna dunque verificare l'efficacia di questa strategia sui pazienti. La sperimentazione è già partita su circa 120 donne con una recidiva di carcinoma ovarico e si aspettano solo i risultati: intanto, Giovanni Scambia, Direttore del Dipartimento per la tutela della salute della donna e della vita nascente del Policlinico Gemelli di Roma, sottolinea che oggi la qualità della vita di una donna con una malattia oncologica è molto migliorata rispetto a qualche anno fa, questo grazie alle nuove tecnologie e ai nuovi farmaci che permettono di curare le pazienti in maniera più efficace, portandole spesso alla guarigione. Grazie a tutto questo, le donne colpite da cancro, oggi non rinunciano alla sessualità, alla gravidanza e all'esperienza della maternità. Fonte: Asca |
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