In Europa 17milioni di persone soffrono di allergie e in modo particolare verso prodotti alimentari. Questo è quanto emerso dalla riunione sulle allergie alimentari dell’Accademia europea di Allergia e di Clinica Immunologica. A preoccupare particolarmente è il fatto che i soggetti più colpiti sono i giovani e i bambini: su 17milioni, 3 milioni e mezzo hanno meno di 25 anni.

Il 60% è di sesso femminile ed è raddoppiato il dato legato ai bambini tra i 0 e i 5 anni. In conseguenza di questo fattore, le visite per allergie si sono triplicate. Un altro dato preoccupante che emerge è l’incidenza dei così detti choc anafilattici gravi che sono aumentati di ben sette volte. Nei Paesi europei l’incidenza della patologia sui più piccini cresce in maniera incontrollata: 1,7% in Grecia, 4% in Italia e Spagna, e oltre il 5% in Francia, Regno Unito, Olanda e Germania.


In Italia l'allergia più diffusa è quella al latte vaccino. Essendo un alimento importantissimo per la crescita dei bambini, è ovvio che non lo si può eliminare dalla dieta e allora si ricorre all’uso di tipi di latte alternativi, molto costosi e non di facile accesso per tutti i pazienti.

Nella maggior parte dei Paesi europei questi prodotti speciali per allergici sono rimborsati se il paziente ha la prescrizione medica. In Italia solo Lombardia, Friuli e Sardegna coprono i costi dei latti speciali, che altrove sono totalmente a carico della famiglia.

Sono tuttavia in corso nel mondo sperimentazioni di possibili cure che vanno dalla desensibilizzazione per via orale o sublinguale ai preparati contenenti estratti derivati dalle erbe cinesi, fino alla realizzazione di veri e propri vaccini.

Fonte: ANSA