Le vacanze di Natale e il veglione di Capodanno, con le ore piccole e i cambiamenti nelle abitudini di tutti i giorni, porterebbe a effetti tipici del jet lag. Questo quanto hanno analizzato degli scienziati britannici che hanno rinominato questi sintomi dati proprio da queste festività, come jet lag sociale.

Risultati che poi si protraggono nel tempo, apportando nelle settimane successive ai bagordi natalizi, disturbi del sonno, stanchezza, sudorazione eccessiva e tachicardia. Una vera e propria sindrome da rientro che colpisce un italiano su due dopo essere tornati al lavoro. Incredibile dirlo, ma anche la vacanza porta stress e così per riadattarci alla normale vita quotidiana ci vuole tempo ed elasticità e può durare anche diverse settimane dal rientro.

Insomma, andare in giro per feste, svegliarsi tardi la mattina e fare ore piccole di notte è uguale a oltrepassare due fusi orari. Le due settimane di ferie, vengono sempre ben organizzate ma spesso si va molto oltre quello che è possibile fare, inserendo eventi e appuntamenti in ogni momento libero della giornata.

Inoltre, non sempre si riesce a fare tutto quello che si vorrebbe e da qui parte un senso di frustrazione e delusione che può portare anche alla depressione. Senza poi contare tutto quello che si somma durante le vacanze e al rientro, come file, traffico, smog del rientro di massa.

Per superare questa fase e vivere bene qualsiasi momento di ferie dalla realtà quotidiana, vengono dati 7 consigli:

Per prima cosa, riconoscere questo stato d'animo, così da non accrescerlo con pensieri negativi. darsi del tempo per un recupero anche fisico, i chili di troppo presi durante i cenoni verranno eliminati piano piano.

Non coinvolgere chi ci sta intorno nelle nostre frustrazioni e cercare di programmare per bene tutte le giornate, senza esagerare. Nei giorni prima del rientro sarebbe meglio ricominciare a riprendere i normali ritmi del sonno.

Fonte: ANSA